Un recente rapporto mostra che l’amministrazione federale tedesca ha recentemente testato diversi cavi HDMI e coassiali con il dipartimento delle telecomunicazioni olandese, il BAKOM svizzero e le autorità svedesi. I risultati dei test mostrano che un gran numero di prodotti non sono conformi ai requisiti minimi per lo standard imposti in passato. Ciò, quindi, significa che non soddisfano le richieste di compatibilità elettromagnetica EMC.
Cavi HDMI non certificati: ecco COSA RISCHIATE
I quattro reparti hanno testato congiuntamente 30 cavi coassiali e 30 cavi HDMI. Di questo numero, solo l’11% dei cavi coassiali soddisfa i requisiti EMC. Inoltre, solo il 10% dei cavi HDMI soddisfa i requisiti EMC accettabili con un’attenuazione di accoppiamento di almeno 50 dB.
Compatibilità elettromagnetica EMC: cos’è?
Questa sigla significa che il prodotto non è suscettibile alle interferenze delle onde elettromagnetiche esterne. Ciò significa che il cavo non rilascerà attivamente onde elettromagnetiche che possano interferire con i gadget circostanti. In generale, gli standard EMC richiedono che i cavi siano in grado di resistere alle interferenze elettromagnetiche EMI al di sotto del valore massimo. Inoltre, le onde elettromagnetiche emesse non devono superare una certa quantità.
Cosa succede con un cavo non certificato?
L’esempio più ovvio è un cavo USB 3.0 scarsamente schermato che rilascia onde elettromagnetiche intorno alla frequenza di 2,4 GHz. Questo interferirà con dispositivi Bluetooth, tastiere wireless 2.4G e mouse, ma anche con il Wi-Fi a 2,4 GHz che funziona nella stessa banda di frequenza. Se il cavo coassiale non soddisfa i requisiti EMC, le onde elettromagnetiche rilasciate durante il processo di trasmissione influenzeranno l’apparecchiatura circostante.
Tuttavia, le agenzie di regolamentazione europee non hanno rivelato i marchi e i modelli specifici testati. Il rapporto afferma chiaramente che il prezzo non ha nulla a che fare con la bontà di un determinato prodotto. Si legge che non vi è alcuna differenza significativa tra cavi costosi e cavi a basso prezzo. La lunghezza di tutti gli accessori testati è compresa tra 1,5 m – 3 m, ma quelli più lunghi sono destinati ad avere prestazioni peggiori.
Questi quattro dipartimenti hanno presentato un elenco di raccomandazioni all’Unione Europea, suggerendo che gli organismi di normalizzazione dovrebbero rafforzare la certificazione dei cavi HDMI e coassiali. Inoltre, questi reparti sperano anche di testare altri tipi di cavi, come gli USB C, quelli Ethernet e così via. I risultati del test mostrano che rispetto al 2012, la qualità complessiva del cavo coassiale è peggiorata.
Nel complesso, gli utenti dovrebbero stare molto attenti con questa tipologia di periferiche, perché di certo non vogliamo interferenze con i nostri dispositivi.
Sfortunatamente, non c’è modo per noi di sapere quale dei nostri cavi è appropriato per l’uso.