Se pensate che l’antropologia abbia
ben altri argomenti da studiare rispetto ai telefoni cellulari, vi sbagliate.
La Context Based Research Group ha infatti rivelato i risultati di uno studio
sull’utilizzo del telefonino tra gli abitanti di nove città del mondo, Pechino,
Hong Kong, Tokyo, Stoccolma, Parigi, Londra, New York, Los Angeles e San Francisco.
La ricerca ha rivelato una spiccata
differenziazione nell’utilizzo del cellulare nelle diverse parti del mondo.
A Stoccolma il telefonino è quasi un’estensione della personalità del proprietario,
una sorta di totem. A Parigi gli utenti sono più attenti all’aspetto del cellulare,
che ne rispecchia le sue funzionalità. A Londra gli utenti timidi utilizzano
gli SMS per comunicare con le altre persone. A Tokyo il cellulare viene visto
come un abbattimento delle barriere sociali, mentre negli USA c’è una certa
apprensione nell’essere reperibili 24 su 24 grazie ai telefonini.
Ma lo studio ha anche messo in
luce alcune similarità tra i diversi paesi. In tutti, ad esempio, c’è la delusione
per l’arrivo del Mobile Internet su schermi molto piccoli, tastiere poco adatte
e connessioni lente. Le persone considerano il cellulare più come un compendio
alla vita di tutti i giorni che come un attrezzo. Il personal computer è visto
invece come un attrezzo.
Mentre per il computer c’è sempre
qualcuno che ne insegna il funzionamento, la stragrande maggioranza degli utenti
mobili è autodidatta per ciò che concerne il cellulare. Lo studio è stato appositamente
commissionato da alcuni operatori mobili e sarà molto utile per una maggiore
cura dei rapporti con i clienti. Capire cosa vogliono gli utenti e come si rapportano
con i loro telefonini è una delle chiavi per avere successo sul mercato. Anche
la migliore tecnologia del mondo è perfettamente inutile se nessuno la utilizza.