In Giappone, dove lo spamming su rete mobile è molto più diffuso che in Italia, visto il larghissimo utilizzo delle e-mail sui telefonini, i tre operatori dell’arcipelago hanno deciso di scambiarsi informazioni sulle aziende che praticano spam verso i rispettivi clienti, in modo da bloccarne l’accesso vicendevolmente alle proprie reti mobili. Si tratta, in pratica, di una vera e propria black list comune delle aziende colpevoli di questo tipo di invadente pubblicità.
Il fenomeno spam in Giappone sta raggiungendo livelli enormi su rete mobile, con aumenti del 250% dei messaggi non richiesti di mese in mese. Nel paese del Sol Levante il danno è doppio per i consumatori, dato che il download delle e-mail sui cellulari è a pagamento e molti milioni di consumatori si ritrovano a pagare per messaggi non richiesti o del tutto inutili.