Un POCO X3 Pro è appena andato in fiamme in India dopo un ciclo di ricarica della batteria. Cosa è successo? Scopriamo più dettagli nell’articolo completo.
AGGIORNAMENTO 8 settembre 2021: a fine articolo puoi leggere la dichiarazione ufficiale dell’azienda in merito all’accaduto.
POCO X3 Pro a fuoco: che succede?
Il marchio POCO indipendente di Xiaomi ha rilasciato una serie di smartphone davvero interessanti negli ultimi mesi; si può dire che l’azienda ora viaggi a pieno regime e sembra che tanti altri modelli debbano ancora fare il loro debutto entro la fine dell’anno.
Tuttavia, il POCO X3 Pro, rilasciato in India e in Europa a marzo di quest’anno, è all’ordine del giorno per un increscioso avvenimento che lo vede protagonista.
Un utente indiano di Twitter Aman Bhardwaj (@Ammybhardwaj13) ha riferito che il suo terminale X3 Pro è esploso circa 5 minuti dopo essere stato rimosso dal caricabatterie dopo una carica completa. Secondo quanto riportato dall’uomo, il telefono è stato acquistato giusto due mesi fa. Ha anche condiviso alcune immagini del telefono danneggiato e una fattura che ne prova l’acquisto. La ricevuta indica che il gadget è stato acquistato il 15 giugno 2021 da un rivenditore di terze parti, ma non possiamo verificare se si tratta di uno store autorizzato al momento.
https://twitter.com/Ammybhardwaj13/status/1434059198359162884?
Le immagini mostrano anche i resti carbonizzati del telefono con la batteria sporgente, segno che indica l’esplosione della batteria.
L’incidente ha anche bruciato la coperta sul letto sul quale era poggiato il terminale quando è avvenuta l’esplosione. Per fortuna, nessuno è rimasto ferito e non è stato provocato un grande incendio.
POCO India deve ancora rispondere all’incidente. Vi terremo aggiornati se emergeranno nuovi sviluppi. Tuttavia, questo incidente è il secondo che vede protagonista un POCO X3 nel giro di pochi mesi. Se ricordate, nell’aprile di quest’anno, X3 standard di un utente acquistato a dicembre 2020, è andato in fiamme durante la ricarica.
Speriamo che adesso venga condotta un’indagine approfondita per scoprire tutti i misteri legati a questa vicenda.
Di seguito, la posizione ufficiale di Xiaomi sull’accaduto, resa nota l’8 settembre 2021:
“Per Mi India la sicurezza dei clienti è di estrema importanza e trattiamo questi casi con priorità assoluta. Tutti i nostri dispositivi passano attraverso rigorosi test di qualità per garantire che i più alti standard del settore vengano soddisfatti.
Siamo a conoscenza dell’episodio e sulla base della nostra indagine tecnica, il cliente ha provveduto a far riparare il dispositivo da uno store non autorizzato in cui l’LCM (liquid crystal module) è stato sostituito con una copia. Abbiamo supportato il cliente con un’unità sostitutiva come gesto di cortesia.
Inoltre, in Mi India, abbiamo una forte rete post-vendita di oltre 2000 centri autorizzati Xiaomi che lavorano senza sosta per fornire supporto, h24 e 7 giorni su 7, ai nostri Mi fan e clienti. Ricordiamo ai clienti di evitare di aprire i loro dispositivi da soli e di visitare i nostri centri autorizzati, qualora abbiano bisogno di assistenza.”