Un iPhone X resiste “in fondo al mar” per giorni

Un iPhone X cade a 15 metri di profondità e resta in mare per parecchi giorni: una volta recuperato è ancora perfettamente funzionante.

Non c’è certificazione di resistenza all’acqua che tenga davanti al test empirico svolto, involontariamente, dal marinaio Ben Schofield con il suo iPhone X. Dopo un volo in acqua di oltre 15 metri, e una permanenza sul fondale marino di circa 6 giorni, sembra che il melafonino fosse pronto a far ancora il suo dovere.

Se iPhone X non teme l’acqua

Il device sarebbe precipitato in acqua mentre il marinaio era a lavoro su una nave. Nonostante lo stesso avesse chiesto a un amico di tuffarsi per provare a recuperarlo, ogni tentativo di riavere il device sarebbe stato vano. L’unico modo per rientrare in possesso del melafonino era aspettare la bassa marea e – difatti – qualche giorno dopo Schonfield è riuscito a rispescare il suo iPhone X.

Per quanto non ci credesse, il terminale era ancora acceso e funzionante, seppur con il 3% di batteria residua (comunque un record, per questo modello di smartphone!). Nonostante la certificazione IP67 del device suggerisca un tempo massimo di 30 minuti di immersione a non più di 1,5 metri di profondità, sembra il dispositivo abbia superato ogni limite, sopravvivendo senza problemi.

Mentre lo ripuliva, Schonfield si è accorto che ogni porta del suo iPhone X era letteralmente “tappata” di sabbia: potrebbe essere stata proprio questa protezione improvvisata a garantire la sopravvivenza del device. Di fatto, il marinaio l’ha messo in carica ed ha ripreso a utilizzarlo senza problemi, dopo averlo fatto asciugare completamente. Persino quando l’uomo ha chiamato Apple per raccontare il particolarissimo aneddoto, da Cupertino hanno avuto attimi di stupore e incredulità.

La morale di questa storia, quindi, è: se la batteria di iPhone X dura poco, lascialo immerso in acqua, visto che dopo diversi giorni – quello di Schonfield – aveva ancora il 3% di batteria residua! (naturalmente, stiamo scherzando: mai mettere volontariamente il proprio device in situazioni che potrebbero danneggiarlo!)

Fonte: Imore

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