Gli smartphone hanno un ciclo di vita che va dai 18 ai 24 mesi: la media è ormai stabilizzata attorno a queste cifre. Ed è una media all’interno della quale ci sta tutto: dallo smartphone rotto dopo due giorni dall’acquisto, fino a quello che dopo anni di utilizzo si conferma una roccia.
La durata è solitamente dettata da varie circostanze: rotture accidentali, l’innovazione inclusa nei nuovi device con conseguente impulso allo switch, rallentamenti dovuti a vecchi software e altre pulsioni più o meno motivate. Quando il cambio non è obbligato e improvviso (è il caso delle cadute che portano al danno irreversibile) c’è solitamente un certo margine per valutare se sia il caso o meno di procedere subito ad un nuovo acquisto e qui nasce la riflessione: è questo un momento propizio per cambiare il proprio smartphone? Meglio attendere o è meglio salire subito a bordo della tornata di fine anno? Ogni riflessione deve essere ovviamente soggettiva, ma ci sono alcune realità oggettive che possono essere un buon supporto durante questa scelta.
Si, è un momento propizio
La sensazione è che possa essere un momento propizio per il cambio. Il motivo sta nella buona evoluzione proposta dai nuovi device (soprattutto in ambito fotografico), ma al tempo stesso anche in virtù del fatto che il 2019 si propone ad oggi come l’anno della rivoluzione. Stanno per arrivare smartphone con un foro nel display (per eliminare il mai apprezzato notch), stanno per palesarsi i primi display flessibili e stanno per arrivare dispositivi con una altissima potenza in carico. Tutto bello, affascinante e rivoluzionario. Ma a cosa servirà – davvero – tutto ciò?
La sensazione è che il 2019 possa essere il tradizionale anno di transizione: scriverà la storia della digital life in mobilità, ma al tempo stesso non avrà ancora in sé i cardini per poter incidere davvero nella quotidianità. Arriveranno device molto cari e molto differenti, con interfacce e software presumibilmente non ancora ben ottimizzati. Cose per pochi, cose d’avanguardia, addirittura il primo Surface Phone a segnare il confine tra il “prima” e il “poi”.
Chi sale adesso a bordo del carico di novità di questa fine 2018, quindi, non dovrà pensare ad alcun nuovo smartphone se non fino al 2020-2021: i nuovi device avranno già qualche mese di esperienze alle spalle, la rivoluzione non sarà più una sorpresa, ottimizzazioni e interfacce avranno fatto passi in avanti e il mercato potrebbe avere in mano qualcosa di concretamente nuovo a disposizione. Al di fuori della chimera, insomma, al netto dei lanci del marketing, al di fuori dell’effetto “wow” che andrà a contraddistinguere i mesi a venire.
Le novità di fine 2018 sono estremamente valide in ogni fascia di prezzo: ottimi smartphone “Android One” in area entry level; nuovi Samsung, Nokia e OnePlus nella fascia media; Pixel 3, Mate 20 e Mate 20 Pro in fascia alta. La riflessione potrebbe probabilmente essere differente in area Apple, dove il top di gamma XS non sembra essere partita con il ritmo abituale, ma dove la versione XR dell’iPhone sta invece spopolando: in questo caso il 2019 potrebbe essere l’anno del redesign e del rilancio, il che metterebbe rapidamente l’odierno XS nel dimenticatoio in favore di un nuovo flagship di alto profilo. Chissà che l’utenza Apple non decida pertanto un ritmo sincopato rispetto al resto del mercato, almeno sul suo top di gamma, sfruttando il bailamme del 2019 per rilanciare l’iPhone e rispondere così ad una fine 2018 che potrebbe essere invece a toni stemperati. Chi ha in mano un iPhone X non avrà dubbi in tal senso, mentre chi è fermo alla versione precedente potrà pazientare e tentare il salto direttamente sulla nuova generazione.
E i prezzi?
Il periodo natalizio vede disponibili molte offerte, ma i vantaggi non si estendono certo ai device appena giunti sul mercato. Per questi ultimi occorrerà attendere il primo trimestre del 2019, quando i nuovi terminali inizieranno a strizzare l’occhio al Mobile World Congress e la generazione precedente inizierà a cedere alle lusinghe della scontistica.
Chi sta dunque pensando di cambiare smartphone, può anticipare l’acquisto per vederlo sotto l’albero di Natale, oppure può temporeggiare fino a inizio 2019 nella speranza di accedere al device dei propri desideri con un prezzo più accessibile rispetto ad oggi. Questione di prospettiva, ma la parentesi è propizia: sì, è un buon momento per chi sta cercando un nuovo smartphone con cui accompagnare al meglio il proprio lavoro o il proprio tempo libero.