Da oggi è ufficiale: Huawei ha venduto Honor. La decisione è stata presa, stando alle stesse parole usate da Huawei per annunciare la novità, “per garantire la sopravvivenza stessa del gruppo". Insomma: era questo il momento migliore per monetizzare gli asset Honor, perché di qui in avanti, se sotto il controllo Huawei, avrebbero rischiato di deteriorarsi. Honor passa invece di mano, liberandosi dal giogo di Huawei e dalle sanzioni che stanno colpendo il gruppo cinese, trovando potenzialmente maggior libertà nello sviluppo di nuovi prodotti e nuovi mercati.
Huawei: addio, Honor
La parte acquirente è un gruppo ancora tutto da scoprire, che si cela dietro 30 entità confluite nella nuova Zhixin New Information Technology Co., Ltd. Al termine dell’operazione i due gruppi saranno in tutto e per tutto separati: Huawei non avrà azioni Honor, né intratterrà relazioni commerciali con il gruppo.
Da Huawei giunge a Honor semplicemente un augurio:
Speriamo che questa nuova Honor possa intraprendere una nuova strada d’onore con i propri azionisti, partner e dipendenti. Speriamo che Honor possa continuare a creare valore e costruire un nuovo intelligente mondo per i giovani.
La data in firma è quella del 17 novembre 2020, giorno in cui le strade di Huawei e di Honor iniziano ufficialmente a separarsi. Da adesso in avanti Huawei potrà concentrare le risorse tecniche disponibili su sé stessa, cercando di prolungare la propria parabola in attesa di trovare un nuovo dialogo internazionale che possa ripristinare una situazione che con Donald Trump era ormai arenata. Da più parti si vede in Biden un elemento rasserenante, ma difficilmente il Presidente USA potrà usare immediatamente la diplomazia per scongelare la situazione: i passi saranno progressivi e per Huawei saranno ancora mesi complessi.
Il sacrificio di Honor è un prezzo necessario da pagare, dal quale nasce una nuova entità, con nuovi protagonisti e probabilmente con nuove idee. Il futuro di Huawei lo si scoprirà fin dalle prossime mosse. Il valore dell’operazione non è stato al momento reso noto, ma secondo Reuters potrebbe aggirarsi attorno ai 15 miliardi di dollari.