Apple ha favorito la sua piattaforma di musica in streaming, Apple Music, limitando lo spazio di manovra della concorrenza. Questo è quello che emerge, leggendo la decisione preliminare presa dalla della Commissione Europea e resa nota anche su Twitter da Margrethe Vestager, attualmente commissario europeo per la concorrenza.
AGGIORNAMENTO: la dichiarazione ufficiale di Apple in merito alla questione.
Apple condannata dall’UE: concorrenza sleale
Una condanna, o meglio una decisione, preliminare. Questo significa che per il momento non ci sono multe o oltre provvedimenti presi dalla Commissione. Intanto però si tratta di un passo importante che ha posto l’accento su comportamenti a quanto pare scorretti della mela morsicata, proprio nell’ambito della gestione della concorrenza all’interno del mercato dei servizi di musica in streaming.
Our preliminary conclusion: @Apple is in breach of EU competition law. @AppleMusic compete with other music streaming services. But @Apple charges high commission fees on rivals in the App store & forbids them to inform of alternative subscription options. Consumers losing out.
— Margrethe Vestager (@vestager) April 30, 2021
Traduzione del tweet:
La nostra conclusione preliminare: Apple viola il diritto della concorrenza dell’UE. AppleMusic compete con altri servizi di streaming musicale. Ma Apple addebita commissioni elevate ai concorrenti nell’App Store e vieta loro di informare sulle opzioni di abbonamento alternative. consumatori ci stanno perdendo.
Nello specifico, Apple impone che gli acquisti fatti nelle app di terze parti passino dall’App Store e siano soggetti a commissioni elevate (anche del 30%). Questo varrebbe anche per app come Spotify, ad esempio, impedendo di fatto al servizio di avere un prezzo realmente concorrenziale con quello di Apple Music. Allo stesso tempo, la mela morsicata impedisce agli sviluppatori di far sapere agli utenti che, stipulando l’abbonamento in altri modi, potrebbero risparmiare.
Se la decisione preliminare diventasse condanna definitiva, il colosso di Cupertino potrebbe essere soggetto a sanzioni importanti e potrebbe anche essere obbligata a modificare le regole degli acquisti in-app che vigono attualmente all’interno dell’Apple App Store. Non resta che aspettare ulteriori sviluppi.