In rete gli sticker sulle foto sono l’hype del momento. Da qualche mese l’app Masquerade ha letteralmente invaso le bacheche Facebook con i suoi video e i suoi selfie zeppi di maschere buffe, cuori, occhi strani, nasi da cane o gatto e altre piccole patch simil-emoji. Il fenomeno è diventato talmente interessante che qualche settimana fa Facebook ha deciso di acquistare la società e non solo per il successo virale delle foto editate, ma anche perché questo significa aver messo le mani su di un’avanzatissima tecnologia per il tracciamento dei volti, il riconoscimento delle espressioni facciali e altri sistemi per la grafica 3D e per i visual FX.
Twitter Stickers
La diffusione di foto con pecette colorate comunque continua senza sosta, tant’è che anche altri grossi player stanno prendendo iniziative in tal senso. È di queste ore la notizia che anche Twitter stia sperimentando un sistema per associare degli sticker alle foto. Per il momento il test è in corso solo su di un ristretto gruppo di utenti e non è chiaro quando potrebbe divenire disponibile per tutta la userbase. Il progetto infatti è ancora in fase beta, parte del test consiste proprio nel chiedere un feedback agli utenti che lo stanno usando per primi. Persino il nome non è definitivo, Twitter sta chiedendo ai tester anche opinioni riguardo la denominazione della nuova funzione, che per il momento viene definita solo “Stickers”. Tra gli altri nomi suggeriti ci sono: “Stamps”, “Stickits”, “Taptags”, “Stamptags”, “Remix” e “Portals”.
Twitter Stickers – suggerimento del nome
Dando una rapida occhiata alle prime immagini emerse si capisce subito che il sistema di funzionamento di Twitter Stickers sarà pressoché identico a quello di Masquerade: dopo aver scattato la foto (quasi sempre un selfie) l’utente può scegliere una serie di adesivi colorati da porci sopra, in overlay. Difficile ipotizzare fin d’ora le principali differenze. A quanto pare Twitter mostrerà all’utente anche il modo in cui altri utenti nel mondo stanno usando la stessa funzionalità, a mo’ di suggerimento. Di certo l’obiettivo principale comune rimane quello di dare all’utente la possibilità di comunicare in maniera più buffa e creativa. Il divertimento prima di tutto, insomma.