Twitter continua a spingere sull’attuale necessità di comprare i “check” per avere l’account verificato. Nel tentativo di portare ancora più abbonati a Twitter Blue, la società di Elon Musk ha scelto il primo di aprile per quello che non è affatto uno scherzo: rimuovere i segni di spunta blu dalla piattaforma, risolvendo quelli che per lo stesso Musk sono dei titoli distribuiti con un metodo “corrotto e privo di senso”.
Addio spunte blu “legacy” da Twitter a breve
Nel caso di coloro che attualmente detengono il segno della spunta blu senza abbonamento, come sapranno bene i più assidui utenti della piattaforma social dell’uccellino, cliccandovi appare un pop-up con scritto chiaramente che si tratta di un “account verificato legacy”, ovvero secondo metodi di verificazione precedenti alla gestione attuale.
In seguito all’acquisizione da parte di Elon Musk, la piattaforma ha dunque visto l’introduzione degli abbonamenti: con Twitter Blue, a 8 dollari al mese (o 11 dollari al mese su Android e iOS) è possibile ricevere il segno di spunta a pagamento, accedendo parallelamente a funzionalità riservate come la diminuzione degli annunci pubblicitari, la classificazione prioritaria nelle conversazioni e la possibilità di creare tweet lunghi, modificare tweet e annullare tweet dopo l’invio.
L’ultima novità è la rimozione dei simboli di autenticità degli account che hanno fatto la storia della piattaforma. Twitter, in questo modo, si svuoterà di profili verificati e diventerà più difficile identificare alcune personalità specialmente relative al giornalismo o alla politica. La disinformazione, in tali settori, è difatti alquanto intensa e diffusa.
Pertanto, a partire dal 1° aprile 2023 la decisione presa da Elon Musk ancora diversi mesi addietro verrà attuata a livello globale. Quanto rapidamente coprirà tutti gli utenti verificati “legacy”? Staremo a vedere.