Twitter ora è un po' più Whatsapp

Video nel feed e conversazioni in privato tra più utenti. I servizi del microblogging si evolvono.

La trasformazione è in atto: Twitter sta diventando qualcosa di più di un mero elenco di brucianti dichiarazioni in 140 caratteri, viaggiando spedito verso una piattaforma multimediale di comunicazione a tutto tondo. Lo strumento si evolve per seguire l’evoluzione dei suoi utenti e della Rete: per questo ci sono video e messaggi di gruppo tra i nuovi servizi a disposizione.

Prima di tutto i video: ora i client del servizio gradualmente inizieranno a offrire agli utenti la possibilità di registrare brevi video da 30 secondi da sommare ai soliti 140 caratteri. Non si tratta di un'anteprima assoluta, visto che Vine (che pure è di Twitter) da tempo permette di aggiungere una clip al messaggio: ma questa aggiunta è decisiva visto che amplifica le capacità espressive del servizio, per esempio permettendo ai cittadini che testimonino un fatto di cronaca di mostrare a tutti la prova di quanto stanno vedendo coi proprio occhi e registrando coi propri smartphone. Poi c'è anche l'aspetto commerciale: come non notare che 30 secondi è la classica durata di uno spot televisivo?

Nuovo sistema caricamento video di Twitter
Nuovo sistema caricamento video di Twitter

In secondo luogo ci sono i messaggi privati tra gruppi di utenti, fino a 20: l'idea di base in questo caso è che non tutte le conversazioni debbano essere per forza di cosa pubbliche, e che certe discussioni possano essere svolte almeno parzialmente in privato. Per questo motivo sarà possibile inviare una missiva ad altri diciannove utenti e avviare con loro uno scambio con le stesse regole fin qui vigenti sul feed pubblico: 140 caratteri e così via.

In questo modo eventuali spunti di riflessione raccolti seguendo i trending topic o leggendo un intervento di un personaggio famoso possono diventare oggetto delle riflessioni tra amici o gruppi di colleghi: un modo per aumentare il livello di coinvolgimento e permanenza sulla piattaforma, e aggiungere un nuovo livello di interconnessione tra gli utenti. Inoltre la sessione di messaggi privati non necessariamente deve coinvolgere solo utenti che si "seguono" a vicenda: in altre parole è possibile mettere in piedi un dibattito privato anche per organizzare o valutare singole iniziative che coinvolgano persone facenti parti della propria cerchia ristretta e allargata di conoscenza.

Inevitabile vedere nelle mosse di Twitter un tentativo di tenere il passo della concorrenza: Whatsapp e Facebook dominano il mercato della chat, grazie appunto a strumenti che consentono di limitare il dialogo a un definito gruppo di collegamenti sui rispettivi network.

[gallery_embed id=”137988″]

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti