Purtroppo sappiamo benissimo che Twitter – ma non solo – è popolato da uno zoccolo duro di profili che condividono false informazioni e fake news sul Covid-19 mettendo a rischio l’incolumità di molti utenti. Ebbene, il colosso statunitense non ne può più e quest’oggi svela le nuove policy che riguardano la gestione dei profili colpevoli di aver condiviso su Twitter false informazioni riguardanti il Covid-19.
Ecco le nuove norme anti fake news di Twitter sul Covid-19
Il documento redatto da Twitter è molto preciso e mettere nero su bianco quali sono i comportamenti che costituiscono una violazione del nuovo regolamento contro le fake news:
- presentare un’affermazione di fatto, espressa in termini perentori;
- essere indiscutibilmente falso o ingannevole, sulla base di fonti autorevoli e ampiamente disponibili;
- essere suscettibile di influire sulla sicurezza pubblica o di causare gravi danni.
Gli utenti colpevoli di condividere false informazioni, verranno contattati da Twitter per eliminare il tweet incriminato oppure, nei casi più gravi, vedersi il proprio account bloccato. Ecco un esempio di alcuni contenuti che comportano la richiesta di cancellazione dei tweet:
- Affermazioni false sul COVID-19 che invocano una cospirazione deliberata da parte di forze maligne e/o potenti, come:
- La pandemia è una bufala o fa parte di un deliberato tentativo di controllo della popolazione o, ancora, la tecnologia wireless 5G causa il COVID-19.
- Il COVID-19 non esiste.
- Le vaccinazioni fanno parte di piano globale per sorvegliare, dominare e ridurre la popolazione.
- I vaccini (in generale) sono pericolosi e gli effetti negativi sono stati insabbiati dai governi/dall’industria medica.
- Si sta facendo sperimentazione su gruppi vulnerabili (come donne incinte, anziani o bambini).
- I vaccini COVID-19 causano reazioni magnetiche negli individui che sono stati vaccinati.
- Che i vaccini approvati dalle autorità sanitarie (come il vaccino Comirnaty di Pfizer negli Stati Uniti) non abbiano effettivamente ricevuto piena approvazione/autorizzazione e quindi che i vaccini non siano testati, che siano “sperimentali” o in qualche modo non sicuri.
- Affermazioni secondo cui uno specifico gruppo o individuo (o altra entità identificabile demograficamente) sarebbe più o meno incline a contagiarsi o a sviluppare sintomi avversi sulla base della sua appartenenza a quel gruppo.
- Affermazioni false o fuorvianti su terapie o misure preventive potenzialmente dannose e non approvate, indicanti ad esempio che il biossido di cloro o lo iodopovidone possano essere utilizzati per la profilassi o il trattamento del COVID-19.
- Informazioni false o ingannevoli su regolamenti, norme, restrizioni o deroghe ufficiali che rientrano nelle disposizioni per la salute pubblica.
- Qualunque iniziativa atta a promuovere, pubblicizzare, facilitare la vendita o fornire istruzioni su come creare certificati (o altri documenti digitali) di vaccinazione e/o “certificati di esenzione” fraudolenti.
- Informazioni false su metodologie di test ampiamente accettate, indicanti ad esempio che i tamponi molecolari non riescono a rilevare il virus.
- Affermazioni false indicanti che i vaccini contengano ingredienti mortali e gravemente dannosi.
- Falsa affiliazione – Account che fingono di essere competenti su questioni relative al COVID-19 oppure che fanno credere di essere affiliati a un medico, un ufficiale sanitario, un ente di salute pubblica o un istituto di ricerca e/o condividono contenuti che simulano tale affiliazione.
Nel caso in cui un utente continui a pubblicare tweet con teorie antiscientifiche e potenzialmente dannose per il prossimo, sono previste delle sospensioni più o meno prolungate dell’account:
- 1 avviso: nessuna azione a livello di account
- 2 avvisi: blocco dell’account per 12 ore
- 3 avvisi: blocco dell’account per 12 ore
- 4 avvisi: blocco dell’account per 7 giorni
- 5 o più avvisi: sospensione permanente
Si spera che le norme di Twitter anti fake news sul Covid-19 possano ridurre di molto la mole di false informazioni, ma i più smaliziati sapranno certamente ricorrere a particolari stratagemmi per continuare a pubblicare tweet anche a seguito della sospensione permanente del proprio account.