Dopo aver perso gli ordini di Huawei a causa delle recenti sanzioni statunitensi, TSMC ha iniziato a lavorar maggiormente per gli altri produttori. Una delle aziende che ha preso il posto di HiSilicon è proprio MediaTek, che sembra voler approfittare dell’assenza del colosso cinese per realizzare anch’essa i nuovi chip a 5 nanometri.
MediaTek alla riscossa con TSMC
Secondo un recente rapporto trapelato in queste ore, MediaTek sembra essersi avvicinata a TSMC per tre differenti prodotti avente modem 5G; attualmente sono state aggiunte più quantità di chipset a 7 e a 12 nanometri, ma nel breve periodo si vedranno la luce anche le prime CPU a 5 nanometri del produttore cinese.
Così facendo ci guadagnerà sia MediaTek che TSMC stessa, che non rimarrà a corto di ordini dopo il ban voluto da Trump. Anche se la notizia non è stata ancora ufficializzata da ambo le parti, sappiamo che è così per cento dalla catena di fornitura interna dell’impianto taiwanese.
Apparentemente infatti, si vociferava che TSMC avesse interrotto la divisione della fabbrica relativa al processo produttivo dei chipset 5G a 5 nanometri di HiSilicon; ora invece, sembra che l’azienda abbia diviso tale area dedicato la produzione agli altri OEM di maggior spicco: Apple, Supermicro, Qualcomm e MediaTek.
Con la gamma Dimensity infatti, il chipmaker ha cercato di far aumentare la produzione del Dimensity 800 e del 600, chipset a 7 e 12 nanometri. Adesso, con HiSilicon fuori dai giochi, l’azienda cinese potrà recuperare il terreno per sfidare la sua rivale Qualcomm. Questo momento infatti, potrebbe essere fondamentale per tutti i costruttori al fine di prender piede nel mentre Huawei lotta per riemergere dalla crisi architettata dal Governo degli USA.
In definita, si prevede un’ondata di nuovi processori a 5 nanometri per il 2021; il settore dei chipset si fa sempre più “caldo”. Staremo a vedere come si evolverà la vicenda.