Nel primo trimestre del 2021, TSMC ha registrato una crescita degli utili del 19%; tuttavia, l’azienda ritiene che la carenza di chip durerà fino al 2022.
Crisi chip fino al 2022
Poche ore fa, TSMC (Taiwan Semiconductor Manufacturing Co Ltd) ha dichiarato di aver incrementato la propria produttività, con l’obiettivo di attutire la carenza di semiconduttori in tutto il mondo. Tuttavia, la compagnia ha affermato che, a causa della scarsità dell’offerta, la carenza di chip dovrebbe durare fino al 2022.
Nonostante la crisi, il più grande fornitore mondiale di processori ha segnato un aumento del 19,4% dei suoi profitti, nel primo trimestre di quest’anno (l’incremento è stato dovuto, probabilmente, all’adozione dei sistemi di lavoro e istruzione smart).
Entrando nei dettagli, l’utile netto di TSMC per il primo trimestre del 2021 è stato di 139,7 miliardi di Yuan (al cambio, circa 4,12 miliardi di euro).
Vale la pena ricordare che TSMC ha appena smentito le voci secondo cui l’iPhone 13 in arrivo quest’anno avrà a bordo il chipset A15 a 3 nm. Gli iPhone in uscita a settembre 2021 saranno certamente più veloci rispetto ai modelli precedenti, ma non godranno di quell’atteso aggiornamento (in termini di prestazioni ed efficienza) che tutti aspettavano, dato che monteranno un chipset a 5 nm. Per godere del 3 nm, purtroppo, dovremo attendere presumibilmente il 2022 con la presentazione dell’iPhone 14.
Infine, un rumor ha affermato che la serie iPhone 13 potrebbe essere l’ultima a concernere il modello “mini”. Ad affermarlo è stato il noto analista Ming-Chi Kuo: il colosso di Cupertino probabilmente interromperà il form factor da 5,4″ nel 2022 con l’iPhone 14, optando per due varianti da 6,1 pollici e due da 6,7 pollici (rispettivamente iPhone 14, iPhone 14 Max, iPhone 14 Pro e iPhone 14 Pro Max).