Se siamo abituati a fare i nostri acquisti online dobbiamo prestare molta attenzione alle truffe natalizie che caratterizzano proprio questo periodo legato alle feste e ai regali di Natale. Una sorta di lungo braccio al Black Friday e al Cyber Monday nel quale si annidano le peggior specie di cybercriminali che realizzano i raggiri più pericolosi. A segnalare questa situazione è l’FBI che, solo nel 2020, ha registrato 17 mila denunce per truffe natalizie. Un dato che spaventa e che richiede più che la massima prudenza. Scopriamo quanto ha dichiarato l’agenzia governativa di polizia federale degli Stati Uniti d’America e cosa sta consigliando a tutti gli acquirenti del web.
L’FBI lancia l’allarme truffe natalizie
Ma cosa sono in realtà e quindi all’atto pratico le truffe natalizie tanto denunciate dall’FBI, ma anche da altre Forze dell’Ordine italiane? In pratica si tratta di raggiri tali per cui l’utente crede di acquistare un prodotto o prenotare una vacanza di Natale da qualche parte. Peccato però che al di là dello schermo non ci sia né un negozio online reale e né tanto meno un’agenzia viaggi o una struttura ricettiva, bensì cybercriminali esperti. Quindi la povera vittima si troverà ad aver pagato per qualcosa che mai gli sarà consegnato o che non esiste affatto.
A spiegare meglio la triste faccenda delle truffe natalizie ci ha pensato Susan Ferensic, agente speciale e responsabile del Columbia Field Office dell’FBI:
“Più che mai i consumatori fanno acquisti online e utilizzano metodi di pagamento alternativi, oltre ai contanti. I criminali si sono adattati al modo in cui facciamo acquisti e fanno gli straordinari per creare schemi elaborati per derubarci“.
In sostanza l’FB ha registrato nel solo 2020 più di 17.000 denunce di truffe natalizie per mancata consegna della merce. Si parla di un volume pari a 53 milioni di dollari. Sono queste le nuove opportunità che i criminali sfruttano per derubare i consumatori. La cosa importante è acquistare attraverso negozi online accreditati. Non fidarsi di sondaggi a premio che regalano prodotti costosi contribuendo solo alle spese di spedizione. Infine non lasciarsi raggirare da app mobili mascherate da giochi gratuiti che in realtà rubano i dati personali e quelli delle carte di credito per clonarle, i cosiddetti trojan bancari nascosti in alcune app anche del Play Store.