Dopo molti mesi di discussioni e rinvii, a partire da questa settimana i clienti che effettueranno la portabilità verso un altro operatore di telefonia mobile potranno trasferire il credito residuo.
Dal credito residuo, però, bisogna sottrarre i costi di gestione che variano da 1 a 1,6 euro a seconda dell’operatore che si lascia: Wind trattiene 1 euro, Tim e Vodafone 1,5 euro e 3 Italia 1,6 euro.
Inoltre, è bene ricordarlo, non è possibile trasferire il credito maturato grazie ad autoricariche o bunus.
Per quanto riguarda i tempi necessari alla migrazione, una sentenza del Tar del Lazio del mese di giugno ha previsto che gli operatori possono chiedere fino a 30 giorni per effettuare il cambio, tempi nettamente superiori ai 3 giorni fissati in precedenza dal Garante delle Comunicazioni.
A complicare maggiormente la cose è Tim che ha deciso di chiamare i propri clienti intenzionati a cambiare operatore per averne esplicita conferma; se il cliente non risponderà, o sarà irreperibile, il passaggio ad altro operatore non andrà a buon fine.
Da questa situazione emerge un quadro di carenza e confusione normativa, ci auguriamo che vengano emanate regole chiare e definitive al più presto.