Tiscali operatore mobile. Ma dov’è l’innovazione?

L’aveva promesso quasi due anni fa e ora è arrivato: l’operatore mobile di Tiscali. Tiscali Mobile. In parte una sorpresa (c’era chi non se lo aspettava più), in parte una delusione.

L’aveva promesso quasi due anni fa e ora è arrivato: l’operatore mobile di Tiscali. Tiscali Mobile. In parte una sorpresa (c’era chi non se lo aspettava più), in parte una delusione. Sorprende anche perché Tiscali sceglie la via delle tariffe aggressive, per distinguersi sul mercato, un po’ come fanno gli operatori mobili virtuali che sono supermercati. Da Tiscali era lecito aspettarsi invece innovazione, servizi convergenti almeno nelle tariffe, un po’ come ha fatto Fastweb quando è diventato operatore virtuale.

Per ora non si sa nulla del progetto Home Zone, sperimentato da Tiscali, per fare telefonia su WiFi e Adsl, e che avrebbe dovuto affiorare al pubblico, appunto, con l’arrivo dei servizi come operatore mobile virtuale. Del resto, l’analogo progetto di Tim, Unico, non ha incontrato grande favore di pubblico. È la cosiddetta tecnologia di Fixed mobile convergence (Fmc).

Adesso quindi Tiscali Mobile è un operatore low cost non innovativo. Ha due tariffe, Tiscali 11, a 11 cent al minuto (scatti ogni 30 secondi) e con scatto alla risposta di 15 cent; 12 cent per gli sms. E Tiscali Senza Scatto, con chiamate a 15 cent al minuto, 12 cent per gli sms. Fa buona concorrenza agli operatori più economici, come Coop e Wind. In più, a chi chiede la portabilità del numero, Tiscali regala il 50 per cento delle ricariche nei primi tre mesi e, nei successivi nove, dà un euro di ricarica ogni 30 minuti di chiamate fatte. Il solo segno che Tiscali sia anche un’azienda tecnologica, una delle pioniere di internet in Italia, è per ora in Mobile Mail: un’applicazione per inviare e ricevere mail dal proprio cellulare e consultare il portale Tiscali Mobile. Non certo un software inedito, quindi, e per ora non è nemmeno associato a una tariffa dati.

Il traffico dati va a consumo, a 1,90 euro al MB. È anche vero che in questa fase i margini per scommettere sull’innovazione sono ridotti e certo Tiscali deve avere in particolare cura il conto economico, in questo periodo, a fronte dei risultati appena pubblicati (242,7 milioni di perdita). Gli analisti credono che il mercato Fmc comunque crescerà, nei prossimi mesi, ma ci sono forti dubbi che possa essere un servizio interessante per il grande pubblico (mentre è certo valido per le aziende che vogliono risparmiare sulle chiamate via cellulari utilizzando la rete WiFi dell’ufficio). E Tiscali certo mira al grande pubblico. Almeno, però, è auspicabile l’arrivo di una tariffa dati, magari in bundle con l’Adsl, come ha fatto Fastweb. Del resto, ormai anche i supermercati cominciano a scommettere in questa direzione.

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