Preoccupanti le notizie che arrivano dal Regno Unito in merito alle policy di verifica dell’età delle note app per appuntamenti Tinder e Grindr, ora oggetto di indagine da parte delle forze dell’ordine UK a seguito di un rapporto che ha rilevato diversi casi di abusi subiti da alcuni minori dopo essere riusciti a registrati al servizio.
Per ora non si sono registrati casi in Italia, ma ma la questione non può certo essere ignorata: nel Regno Unito si parla di oltre 30 bambini che sarebbero riusciti a registrarsi alle app evitando i controlli sui requisiti anagrafici richiesti per utilizzare il servizio di incontri. Questi minori si sarebbero recati all’appuntamento e avrebbero subito violenza. Nel rapporto figurano anche altri 60 casi riguardanti lo sfruttamento sessuale di bambini a fronte dell’utilizzo illecito di queste app.
Tinder e Grindr
Tinder, lo ricordiamo è un’app per dispositivi mobili comunemente usata come app per incontri, Grindr è invece un social network basato sulla geolocalizzazione che si rivolge ad un target maschile gay e bisessuale con l’obiettivo di mettere in contatto immediato le persone che si trovano nelle vicinanze. Entrambi i servizi sono teoricamente riservati ai soli maggiorenni eppure sono numerosi i minorenni che sembra siano riusciti ad eludere i controlli anagrafici effettuati dalle app.
Policy di verifica dell’età
Il segretario alla Cultura del Regno Unito, Jeremy Wright, ha inoltre reso noto che il suo ufficio sta effettuando dei controlli sulle policy attuate dai due servizi di incontri:
Scriverò a queste società chiedendo quali misure hanno in atto per tenere i bambini al sicuro da eventuali danni, compresa la verifica della loro età. Se non sono soddisfatto della loro risposta, mi riservo il diritto di intraprendere ulteriori azioni.
In risposta alle domande sulle pratiche di screening, Tinder e Grindr affermano di utilizzare sia strumenti algoritmici che di screening umano per impedire ai bambini di utilizzare le proprie app. In particolare da Tinder fanno sapere di usare strumenti come:
Scansioni automatiche dei profili per linguaggio e immagini red-flag, revisioni manuali di profili sospetti, attività e report generati dagli utenti, oltre a bloccare indirizzi email, numeri di telefono e altri identificativi associati a utenti minorenni che cercano di eludere queste restrizioni.
La linea di fondo è questa: stiamo costantemente valutando e perfezionando i nostri processi per prevenire l’accesso ai minori e lavoreremo sempre con le forze dell’ordine, dove possibile, per proteggere anche i nostri utenti. Non vogliamo minori su Tinder.
In una dichiarazione inviata a The Verge, un portavoce di Grindr ha affermato:
Siamo rattristati nell’apprendere questi rapporti. Grindr si impegna a creare un ambiente sicuro e protetto per aiutare la nostra comunità a connettersi e prosperare e qualsiasi conto di abusi sessuali o altri comportamenti illegali ci preoccupa, oltre a una chiara violazione dei nostri termini di servizio.