Telecom Italia Mobile ha annunciato ieri, nello
stesso giorno in cui Omnitel ha dichiarato di aver concluso un accordo analogo
con Nokia, che si rivolgerà ad Ericsson per la realizzazione della prima
fase della propria rete per il sistema radiomobile di terza generazione UMTS
non appena le relative licenze saranno assegnate.
L’azienda svedese, oltre ad aver già realizzato
la rete GSM di Tim, da alcuni mesi ha iniziato la sperimentazione sull’ UMTS,
effettuando insieme a Tim per la prima volta in Italia e in Europa una telefonata
in ambiente urbano. Questa prima trasmissione ‘on air’ è stata eseguita
il 16 novembre 1999 da un telefono mobile di terza generazione, fornito da Ericsson
– assegnataria della concessione sperimentale ministeriale – dal centro di Torino
verso la centrale UMTS posta presso lo CSELT (Centro Ricerche del Gruppo Telecom
Italia). La sperimentazione continuerà per tutto il 2000 insieme ad altre
realizzazioni.
‘La conferma ulteriore della lunga e fruttuosa
collaborazione con Tim – ha dichiarato Massimo Gentili, amministratore delegato
di Ericsson Telecomunicazioni – è per noi una grande soddisfazione. Tim
è uno dei più importanti clienti mondiali di Ericsson e noi siamo
pronti a sostenere i suoi ambiziosi obiettivi’.
‘Abbiamo scelto Ericsson – ha sottolineato Mauro
Sentinelli, direttore generale di Tim – per la sua posizione di leadership nello
sviluppo delle reti UMTS, permettendo a Tim di arrivare preparata al lancio
commerciale dei servizi UMTS previsti in Italia dal 2002 in poi’.
La realizzazione di questa nuova rete permetterà
a tutti i clienti di Tim di usufruire della vasta offerta di servizi multimediali,
accessi a Internet ad alta velocità e trasmissione dati, che caratterizzano
la tecnologia UMTS. Questa nuova tecnologia renderà possibile la trasmissione
di immagini sia fisse sia in movimento, l’accesso a servizi di mobile commerce
(dai pagamenti a distanza fino alla possibilità di prenotare biglietti
aerei), nonchè avere tutti i servizi della telefonia mobile (dai messaggi
scritti all’infomobilità).