Una recente sentenza del Tribunale
di Torino finirà inevitabilmente per dare un’altro colpo alla supremazia
di Telecom Italia, in questo caso a quella di Telecom Italia Mobile.
Il giudice Alessandra Aragno, del
Tribunale di Torino, ha accolto il ricorso del Movimento federativo
democratico-Cittadinanza attiva, impegnato in una serie di cause a difesa
dei consumatori, stabilendo che Telecom Italia Mobile dovrà restituire
agli utenti il famoso ‘anticipo sulle conversazioni’, quella somma che tutti
i nuovi abbonati sono obbligati a versare al momento dell’attivazione del contratto.
Non è tutto, l’anticipo, oltre a dover essere rimborsato agli utenti,
dovrà essere maggiorato degli interessi maturati nel corso della durata
del contratto.
Tim dovrà inoltre dire addio
alla pretesa di un preavviso di almeno 2 mesi per le disdette dei contratti
e non potrà introdurre modifiche al rapporto contrattuale ‘in
caso di accordi con gestori stranieri’ o per altro ‘giustificato motivo’. Infine,
nel caso di eventuali controversie, il foro competente sarà d’ora in
poi quello in cui risiede il consumatore.