Nuova puntata nella battaglia tra TikTok e gli Stati Uniti d’America. Il punto è sempre legato ai problemi di sicurezza che le autorità governative statunitensi denunciano nei confronti della popolare piattaforma.
Dopo che alcuni giorni fa è arrivata la notizia secondo la quale TikTok avrebbe spiato alcuni giornalisti, i funzionari del governo USA hanno iniziato a prendere misure severe nei confronti dell’applicazione.
In particolare, l’app è stata vietata sui dispositivi utilizzati dai componenti della Camera dei Rappresentanti e adesso sarà cancellata anche dai device governativi dello stato del Kansas.
TikTok: divieti estesi in vista?
Laura Kelly, governatrice del Kansas, ha annunciato il ban di TikTok sui dispositivi del governo statale in seguito alle preoccupazioni per la sicurezza nazionale e il data mining. Secondo Kelly, la popolare applicazione potrebbe potenzialmente rendere disponibili i dati degli utenti al Partito Comunista Cinese.
Un provvedimento non nuovo per l’America, dove l’app è stata già bandita da altri 15 stati: il Kansas, tuttavia, è tra i primi stati democratici ad attuare il divieto. Jamal Brown, portavoce della piattaforma, respinge le accuse e parla di una scelta puramente politica basata su falsità infondate.
TikTok è ad oggi il secondo dominio più popolare su Internet, dietro soltanto a Google. Adesso vanta più utenti degli altri principali social network messi insieme, Facebook, Instagram e Twitter compresi, ma le preoccupazioni sul reale uso dei dati degli utenti continuano, specie negli Stati Uniti.
Marco Rubio, membro del Senate Intelligence Commitee, afferma che il governo federale deve ancora intraprendere un’unica azione significativa per proteggere gli utenti americani dalla minaccia di TikTok.
Rubio descriva la piattaforma non come un luogo dove si diffondono video creativi, ma di un’applicazione che raccoglie dati su decine di milioni di bambini e adulti americani ogni giorno.