L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, INPS, è nuovamente al centro di una sofisticata campagna di phishing che sta colpendo numerosi cittadini italiani. Se sei stato contattato da questo ente potrebbe essere una delle nuove truffe in circolazione per rubare dati e denaro alle vittime.
Questa volta, i cybercriminali stanno sfruttando la reputazione dell’ente per indurre le vittime a fornire dati sensibili e informazioni bancarie. Il destinatario della mail potrebbe così cadere nella trappola pensando sia una comunicazione ufficiale. Per questo è scattato l’allarme della Polizia Postale.
False comunicazioni INPS: il meccanismo della truffa
I malintenzionati stanno inviando email fraudolente con l’obiettivo di ingannare il destinatario facendogli crede che provengono dall’INPS. Questi messaggi contengono solitamente:
- Promesse di bonus o rimborsi (ad esempio, un presunto bonus di 280€);
- Avvisi di blocco di benefici o conti;
- Richieste urgenti di aggiornamento dati.
Come spiega la Polizia Postale in un suo comunicato ufficiale, “si tratta di una e-mail di phishing che mira a impossessarsi dei tuoi dati sensibili. Le vittime del raggiro, cliccando su il link allegato al messaggio, confidando di ottenere l’accredito di rimborsi, ricevere informazioni su presunti contributi non pagati, trasmettere documenti mancanti, forniranno la loro identità ai cybercriminali”.
Rischi per gli utenti
Una volta sul falso sito INPS, agli ignari utenti viene chiesto di inserire:
- Dati personali;
- Codice fiscale;
- Coordinate bancarie (IBAN);
- Dettagli della carta di credito.
Queste informazioni sensibili finiscono direttamente nelle mani dei truffatori che possono così utilizzarle per:
- Accedere ai conti bancari delle vittime;
- Effettuare acquisti fraudolenti;
- Commettere furto d’identità.
Come proteggersi dalla truffa che sfrutta INPS
L’INPS e le autorità competenti, come la Polizia Postale, hanno diffuso alcune linee guida per difendersi da queste pericolose truffe che impersonificano l’ente:
- Non cliccare mai su link contenuti in SMS o email sospette;
- Non fornire mai dati personali o bancari tramite link ricevuti via messaggio;
- Verificare sempre l’autenticità delle comunicazioni attraverso i canali ufficiali di INPS;
- Ricordare che l’INPS non utilizza mai SMS per comunicare l’erogazione di bonus o richiedere dati sensibili;
- In caso di dubbi, contattare direttamente l’ente attraverso i numeri ufficiali.