Le immagini che arrivano dalla Turchia sono il ritratto della fragilità che l’Uomo ha nei confronti della natura. In queste ore si moltiplicano i tweet che ritraggono scene di disperazione, palazzi interi che si polverizzano e tutto ciò a fronte di uno scostamento di rara entità dell’intera Anatolia. Quando in mattinata il pericolo di tsunami è arrivato fino all’Italia, è stato chiaro a tutti quanto vicini i nostri territori siano al cospetto di fenomeni di questa entità. Le emozioni scatenate dalle immagini in queste ore devono invece mettere in luce quanto vicini debbano essere i cuori di due popoli quando uno dei due è stato colpito dalla tragedia e l’altro ben sa cosa voglia dire sedere quotidianamente su una faglia instabile.
Il terremoto
Magnitudo 7.8 a bassa profondità (appena 10km), ossia uno scenario inevitabilmente catastrofico contro cui molte strutture non hanno saputo opporre resistenza. Le conseguenze sono drammatiche: contate in poche ore oltre 2300 vittime (calcolo destinato a salire ulteriormente), a cui si aggiunge la difficoltà di offrire aiuto ai sopravvissuti e la necessità di trovare sangue, ambulanze e medicinali per garantire assistenza immediata.
BREAKING: First footage is emerging after a M7.8 earthquake in central Turkey.#Turkey #Earthquake
pic.twitter.com/5nJL41NFhO— Global News Network (@GlobalNews77) February 6, 2023
L’incrocio tra le faglie rende la regione tra Turchia e Siria (già pesantemente colpita da guerre e geopolitica negli scorsi decenni) particolarmente instabile e nelle ore successive all’evento sismico principale è già stato registrato un importantissimo sciame di scosse di assestamento che rendono ancor più complesse le operazioni di salvataggio.
La forza della solidarietà
Così come la comunità internazionale ha aiutato l’Italia e gli italiani nel momento del bisogno, ora tocca all’Italia ed agli italiani lanciare una carezza nei confronti del popolo turco e di quanti si sono improvvisamente trovati colpiti dalla tragedia.
Non è possibile andare a scavare, tenere la mano ad un bambino o lavorare sul posto, poiché per queste mansioni sono già al lavoro la Croce Rossa, la Protezione Civile e altre realtà immediatamente attivatesi per coadiuvare i soccorsi. Quel che possiamo fare, però, è dare concretezza alla solidarietà effettuando anche solo piccole donazioni mirate che possano aiutare i volontari che stanno partendo verso le zone del sisma.
The level of destruction caused by the earthquake in Turkey makes it look like a war zone. This is utterly heartbreaking. Pray for Turkey and especially for the people trapped under the rubble. pic.twitter.com/PeqPXoNKlF
— KC (@kci2013) February 6, 2023
Le istituzioni hanno tempi di reazione inevitabilmente lenti, invece le popolazioni hanno necessità inevitabilmente immediate: per questo donazioni immediate sono fondamentali per consentire interventi mirati, efficaci e utili sia a salvar vite che a consentire una immediata assistenza a tutti coloro i quali siano rimasti senza casa e senza affetti nel giro di un solo minuto di scosse.
Come donare
Per donare è possibile seguire uno dei seguenti link, ove sarà possibile trovare tutti i riferimenti per aiutare, in pochi click, una popolazione improvvisamente nuda di fronte al destino:
Lo smartphone può aiutarti a vedere le immagini di questa tragedia, a scoprire storie di personaggi coinvolti, a comprendere quale sia la dimensione di quanto accaduto. Lo stesso smartphone può però diventare anche una pala per scavare e un’ambulanza per trasportare un ferito: lo decidi tu, con una donazione di pochi – decisivi – euro.