Telegram sta introducendo un aggiornamento significativo per migliorare la fruizione dei video sulla piattaforma.
Con questo update, gli utenti Telegram avranno la possibilità di scegliere la qualità con cui visualizzare i media ricevuti, oltre a poter regolare la velocità di riproduzione e utilizzare la modalità PiP (Picture-in-Picture) per continuare a guardare i video mentre si svolgono altre attività all’interno dell’app.
Le novità dell’ultimo aggiornamento di Telegram
La funzione di selezione della qualità permette agli utenti di impostare una risoluzione massima di 1080p, evitando così la compressione standard di Telegram. C’è tuttavia una limitazione: per ora, la scelta della qualità è disponibile solo per i canali che contano migliaia di iscritti: una misura che probabilmente dà modo di gestire meglio il carico sui server durante il periodo di lancio dell’aggiornamento. Dopo il naturale periodo di test, Telegram dovrebbe espandere questa funzionalità indipendentemente dall’entità del seguito.
Oltre alla scelta della risoluzione, il nuovo aggiornamento di Telegram consente di modificare la velocità di riproduzione dei video, una caratteristica ormai comune in molte piattaforme (Youtube compresa). Per farlo, basta toccare l’icona delle impostazioni mentre si guarda il video o tenere premuto sul lato destro dello schermo, facilitando un controllo rapido e personalizzato. Un’ulteriore novità è la possibilità di allegare contenuti multimediali ai messaggi già inviati, permettendo agli utenti di aggiungere immagini o video a una bolla di testo esistente, senza creare una nuova conversazione.
Telegram ha annunciato che l’aggiornamento è già in fase di distribuzione, con l’obiettivo di offrire un’esperienza video più flessibile e completa. Queste aggiunte rendono l’applicazione sempre più interessante per coloro che amano condividere media in alta qualità ed in modo interattivo, soprattutto tenendo in considerazione la forte popolarità dei gruppi Telegram rispetto a quelli di altre realtà concorrenti, tra cui la stessa WhatsApp, con cui l’accesa rivalità è più forte che mai.