Dopo tanta attesa e dopo tanti mesi di promesse, Telegram ha finalmente aggiunto le videochiamate di gruppo all’interno della sua applicazione proprietaria. La funzione era stata promessa l’anno scorso, ma è stata lanciata solo nel corso di questa settimana.
Telegram: come si fanno le videochiamate di gruppo?
L’app di chat di messaggistica Telegram ha finalmente aggiunto la chat video di gruppo alle sue app mobili e desktop, qualcosa che aveva promesso che sarebbe arrivato nell’aprile del 2020. Le chat vocali presenti in qualsiasi gruppo sulla piattaforma possono essere trasformate in videochiamate semplicemente pigiando l’icona della fotocamera per far partire il video dal proprio dispositivo.
L’azienda afferma che un numero illimitato di utenti può partecipare a una chiamata audio, ma le videochiamate di gruppo saranno limitate alle prime 30 persone che si uniranno alla chat vocale. La società prevede di aumentare tale limite “presto”, secondo quanto comunicato dal suo annuncio. Gli utenti potranno poi anche condividere i propri schermi durante una videochiamata.
Il CEO di Telegram Pavel Durov ha dichiarato a gennaio che la società aveva raggiunto la quota di 500 milioni di utenti attivi, molti dei quali sono arrivati sulla piattaforma dopo che la chat rivale di Facebook WhatsApp ha pasticciato con l’introduzione di una nuova politica sulla privacy. Tuttavia, l’introduzione delle videochiamate di gruppo in Telegram è una funzionalità decisamente più in ritardo rispetto alla concorrenza; pensiamo al competitor per eccellenza, WhatsApp, che a febbraio contava 2 miliardi di utenti: ha aggiunto video di gruppo e chiamate vocali nel 2018.
Insieme alle tanto attese videochiamate di gruppo, la compagnia ha aggiunto diverse altre nuove funzionalità, tra cui una migliore soppressione del rumore e gli sfondi animati. Gli utenti delle app iOS o Android di Telegram potranno quindi scegliere tra diverse opzioni predefinite o creare i propri sfondi animati. Appare evidente l’intenzione dell’applicazione: sostituire Teams, Meet, Zoom e Skype nel settore delle videocall business e non solo.