Roberto Colaninno ha smentito ieri quanto pubblicato
da un importante quotidiano, riguardo l’introduzione di un ‘super-canonÈ per
chi avesse scelto la preselezione, abbandonando definitivamente Telecom Italia
per le telefonate.
Chi adotterà la preselezione, per
indirizzare tutte le chiamate in modo automatico verso l’operatore prescelto, continuerà a pagare lo stesso canone annuo di 259.200
lire e non sarà applicata la maggiorazione di 180.000 lire di cui si
era parlato martedì e che avrebbe rappresentato un duro colpo per la
liberalizzazione del mercato.
Telecom Italia, prosegue Colaninno,
fin da novembre ‘non potendo offrire un servizio in perdita strutturale, ha
semplicemente chiesto all’operatore che, grazie alla carrier preselection, usufruisce
di tutto il traffico generato dal cliente preselezionato, un contributo aggiuntivo
per recuperare il deficit sull’accesso certificato dalla stessa Autorità
per le garanzie nelle comunicazioni’.