Stando a quanto si apprende, sembra che TCL abbia appena avviato la produzione di massa dei suoi telefoni in Turchia, puntando a raggiungere la quota di un milione di unità entro il 2022.
Turchia: un nuovo impianto per massimizzare la produzione
Il colosso cinese dell’elettronica TCL, ha aperto una fabbrica in Turchia, che ha già avviato la produzione in serie dei suoi dispositivi intelligenti. La fabbrica, un progetto congiunto tra TCL e Arçelik, prevede di raggiungere una capacità produttiva di 1 milione di unità entro il 2022.
La fabbrica è nata dall’esito dell’alta tariffa del governo turco sull’importazione di telefoni cellulari completamente assemblati. La tariffa ha portato i telefoni a costare molto di più, il che ha portato ad un rallentamento delle vendite per i produttori di device. Al fine di aumentare le vendite, TCL ha collaborato con Arçelik, una multinazionale turca produttrice di elettrodomestici proprietaria di Beko e Grundig, per avviare una fabbrica che assembla i suoi prodotti.
È stato riferito che l’impianto ha attualmente una capacità produttiva annua di 450.000 unità. Tuttavia, si prevede che tale numero possa raddoppiare entro il prossimo anno. Al momento, la fabbrica produce solo unità basate su kit Semi Knocked Down (SKD), ma prevede di importare kit Completely Knocked Down (CKD) dalla Cina una volta che la linea di produzione raggiungerà la maturità completa.
Ricordiamo che la compagnia ha iniziato a vendere i propri smartphone con il suddetto marchio a partire dalla serie TCL 10 lo scorso anno. Quest’anno ha aggiunto nuovi modelli con la serie TCL 20, disponibile in Europa e Nord America. Questi due mercati sono importanti per il suo successo dell’azienda, quindi l’apertura della fabbrica in uno dei due mercati cardini è una mossa estremamente saggia per la società.