Viviane
Reding colpisce ancora. Il commissario alle Telecomunicazioni ha
fatto sapere che il nuovo obiettivo della Commissione europea è
quello di ridurre i costi delle chiamate di circa il 70% entro i
prossimi tre anni. Il tutto grazie ad un nuovo regolamento che
dovrebbe limitare i prezzi delle tariffe di terminazione, fatte
pagare dai vari operatori telefonici ad altri operatori per far
terminare sulla propria rete una chiamata.
Stando ai dati presentati dall’UE, ad
oggi le tariffe di terminazione sono di ben nove volte superiori di
quelle per le chiamate verso la rete fissa. La Reding per questo
motivo ha promesso l'avvio di una consultazione pubblica che dovrebbe
coinvolgere tutti i maggiori operatori mobili, i regolatori nazionali
e le associazioni dei consumatori.
Commissario Europeo TLC
Ovviamente gli operatori non ci stanno
e cominciano a protestare. Tra questi vi è Vodafone. Secondo il
colosso inglese, infatti, il taglio del 70% delle tariffe
significherebbe una perdita di circa 14 miliardi di dollari per la
telefonia mobile europea. Tanto per rendere l'idea, dei 100 miliardi
di ricavi fatturati da quest'ultimi, 20 provengono proprio dalle
tariffe di terminazione. A questo punto vi è un rischio da non
sottovalutare: entro i prossimi anni, se la manovra dovesse passare,
gli operatori mobile potrebbero tassare maggiormente i clienti che
spendono meno degli altri.