A quanto pare Xiaomi non ha rinunciato ad arricchire il proprio ecosistema tecnologico con dei tablet. A far pensare che invece il produttore cinese volesse gettare la spugna in questo ambito era il fatto che da oltre un anno non rilasciasse device di questo tipo. Ora però arriva la notizia di alcune dichiarazioni rilasciate da Li Chuangqi, senior product director di Xiaomi, all’inizio di questa settimana, che fanno ben sperare.
Xiaomi Mi Pad 4: successore all’orizzonte?
In passato Xiaomi si è già avventurata nel settore dei tablet, gli ultimi dei quali arrivati nel 2018: i Mi Pad 4 e Mi Pad 4 Plus dotati, rispettivamente, di uno schermo da 8″ e da 10,1″, entrambi di SoC Snapdragon 660 AIE di Qualcomm, alimentato da 4 GB di RAM e una grande batteria da 6.000 o 8.620 mAh. Essendo passato parecchio tempo dal lancio di questi tablet, senza che trapelassero rumors su dei loro successori, si pensava che Xiaomi volesse abbandonare il campo.
Questo anche a fronte del fatto che, in generale, il mercato dei tablet vive di alti e bassi, da una parte sostituiti dagli smartphone e dai cosiddetti phablet, sia in termini di funzionalità che di ampiezza dello schermo, dall’altra a loro volta diventati dei piccoli sostituti dei notebook. Il settore dei tablet mostra infatti una certa vitalità negli ambiti business, ma non si può dire altrettanto per gli omologhi di dimensioni minori, destinati ad un pubblico più consumer, ora più orientato verso gli smartphone, che nella maggioranza dei casi garantiscono loro prestazioni migliori, maggiore velocità e autonomia, nonché più funzionalità, soprattutto se si confrontano i tablet con i più moderni flagship.
Xiaomi non ha comunque intenzione di abbandonare il settore dei tablet: Li Chuangqi ha smentito l’idea che i Mi Pad 4 possano non avere dei successori. Xiaomi produrrà quindi dei nuovi tablet, probabilmente tenendo conto delle mutate esigenze degli utenti, maggiormente orientate alla produttività.
Con dei nuovi tablet Xiaomi potrebbe strizzare l’occhio proprio al mercato dei “tablet PC“, che sembra trainare le vendite dei tablet, essendo riuscito a ricavarsi una fetta tra i professionisti sempre più votati allo smart working, ricalcando ad esempio il successo ottenuto dall’ultimo iPad Pro, diventato la prima scelta di professionisti e creativi, sopratutto tra quelli che lavorano in mobilità.