Secondo quanto si legge in rete, sembra che ben nove gruppi europei che si occupano dei diritti dei consumatori abbiano appena avviato un’indagine congiunta per capire come tutelare gli acquirenti di Nintendo Switch che possiedono un modello difettoso a causa di un noto problema presente sui Joy-Con.
Switch: associazioni unite per difendere i consumatori sul problema della deriva dei Joy-Con
Per chi non lo sapesse, tantissimi utenti, nel corso degli anni, hanno segnalato una criticità relativa ai “controller” dell’iconica console Nintendo: questa è conosciuta come “problema della deriva dei Joy-Con”. In poche parole, il difetto fa sì che le levette analogiche presenti sui pad registrino il movimento anche quando non vengono pigiate e/o toccate. Il bug è subito stato rivelato sin dall’esordio della console avvenuto nel marzo del 2017, ma è stato portato all’attenzione di tutti soltanto nel luglio dello scorso anno. Da allora, il colosso nipponico ha dovuto affrontare diverse cause legali per via di questa problematicità ma ha scelto di continuare a vendere prodotti difettosi piuttosto che risolvere il difetto.
Lunedì, l’associazione olandese dei consumatori ha invitato i proprietari di Switch a segnalare eventuali problemi riscontrati con i controller Joy-Con: ha riferito che aveva intenzione di intraprendere una causa legale insieme ad altre organizzazioni dei consumatori provenienti dal Belgio, dalla Francia, dalla Grecia, dall’Italia, dalla Norvegia, dal Portogallo, dalla Slovenia, dalla Slovacchia, in combutta con la BEUC. Molti enti enti hanno già ricevuto più di 1.000 reclami sul controller di Switch in poche ore.
La direttrice dell’Associazione dei consumatori Sandra Molenaar ha dichiarato:
Stiamo facendo la chiamata perché stiamo ricevendo segnali che la Switch non durerà quanto i consumatori potrebbero aspettarsi. Inoltre, le opzioni per riparare la console sono limitate, costringendo i consumatori a effettuare costose sostituzioni. Utilizzeremo le risposte per determinare la nostra prossima azione da intraprendere,
Un portavoce dell’Associazione dei consumatori ha anche detto all’emittente statale olandese NOS che, raggruppando i reclami degli utenti di nove paesi europei, spera di poter costringere Nintendo a fare un cambiamento: “Se non riusciamo a trovare una soluzione nelle discussioni, andremo insieme in tribunale.”
Poco dopo che la class action è stata presentata lo scorso anno – secondo quanto riferito – Nintendo ha smesso di addebitare il costo per la riparazione dei Joy-Contro alla deriva e ha iniziato a rimborsare coloro che avevano già pagato per risolvere il problema. Nonostante ciò, la compagnia giapponese non ha mai riconosciuto questo problema come un difetto di fabbrica.
Il presidente di Nintendo ha quindi offerto le prime scuse pubbliche della società alla deriva dei Joy-Con durante una sessione di domande e risposte per gli investitori nel mese di giugno 2020. Shuntaro Furukawa ha dettto:
Ci scusiamo per gli eventuali disagi causati ai nostri clienti per quanto riguarda i controller Joy-Con. Stiamo continuando a migliorare i nostri prodotti, ma attualmente Joy-Con è soggetto a un’azione legale collettiva negli Stati Uniti ed è una questione in sospeso, quindi non possiamo commentare alcuna azione specifica che possiamo intraprendere”.
Nintendo sostiene che la deriva da Switch Joy-Con “non sia un vero problema e che non ha causato alcun inconveniente a nessuno“. A ribadire ciò è lo studio legale americano CSK & D, che sta attualmente lavorando per portare avanti il caso attraverso il processo di arbitrato.