Supreme In in prova: auricolari oltre ogni aspettativa

Ho provato gli auricolari Bluetooth Supreme In con scetticismo, ma loro sono andati oltre ogni aspettativa: la recensione completa.
Supreme In in prova: auricolari oltre ogni aspettativa

Degli auricolari che garantiscono un design che si distingue dalla massa, una buona qualità audio (anche in chiamata) e un prezzo più che competitivo. I Supreme In mi sono arrivati in prova senza che io ne conoscessi pregi e difetti, appresi magari su carta in anticipo. Mi è arrivata la confezione, l’ho aperta e ho iniziato a testarli, dopo averne apprezzata l’estetica.

Ero un po’ scettica, li vedevo più come oggetto di design, che di elevate prestazioni. Beh, mi sono dovuta ricredere: bellezza e prestazioni convivono in questo wearable in perfetto equilibrio.

Supreme In, auricolari Bluetooth: la mia prova

Chi segue le mie recensioni sa bene che non sono un’esperta di audio, ma un utente medio. Forse uno dei più difficili da accontentare, soprattutto se – quando provo un paio di auricolari – questi non mi soddisfano al momento di effettuare una telefonata.

Per questo, la primissima cosa fatta con questo wearable, dopo averlo connesso allo smartphone, è stata una telefonata. Il mio test è sempre lo stesso: chiamare il contatto che sento di più durante la giornata, senza dirgli che ho cambiato auricolari, così da valutare eventuali lamentele, senza condizionamenti da parte mia. Non ho ricevuto alcuna reazione, anzi, alla richiesta di un commento mi è stato detto che si sentiva “meglio del solito“.

Perfetto: dopo che i Supreme In hanno superato la prova telefonata (grazie anche alla tecnologia Qualcomm cVc), ho dedicato loro la mia attenzione sotto tutti gli altri punti di vista. Sono tornata subito sulla bellezza dell’oggetto in sé, che in apertura di confezione mi aveva colpito. Nessun dettaglio è lasciato al caso: si tratta di auricolari senza fili (tecnologia di connessione Bluetooth 5.0) con laccetto di collegamento, che ne semplifica il trasporto al collo. Un’architettura semi in ear, e la possibilità di regolare il cavo in corda creando dei supporti per le orecchie, offrono una vestibilità assolutamente non fastidiosa, anche dopo diverso tempo.

La possibilità di gestire tutto non tramite controlli touch, ma sfruttando il telecomandino inserito nella corda stessa, rende il wearable ancora più semplice da usare. Sullo stesso telecomando c’è l’ingresso microUSB per la ricarica, il microfono e anche il LED di stato.

La chicca finale sta poi nel magnete che unisce le singole cuffiette: quando viene unito, il wearable si spegne in automatico, risparmiando batteria.

Oltre ai Supreme In, in confezione ho trovato anche un’elegante custodia morbida, un cavo di ricarica e due paia di protezioni in silicone per la parte delle cuffiette a contatto con l’orecchio: molto comodo per mantenere costantemente pulito il prodotto. Anzi, non manca nemmeno la certificazione IP54, che mi ha reso più tranquilla in caso di contatto accidentale con acqua e sudore.

Quindi, ottimi per parlare al telefono, belli, comodi ed eleganti. Fin qui, ci siamo. Ma la qualità musicale?

C’è spazio anche per farsi stupire da lei. I driver da 10,7 millimetri e la tecnologia Qualcomm aptX, se abbinati a dei brani che meritano, offrono il meglio. Non ascolto spesso musica in cuffia, ma quando l’ho fatto per testarli, mi sono letteralmente immersa nel mio relax, isolandomi bene dal resto anche se non del tutto. Infatti, ho continuato a percepire l’ambiente circostante. Questo li rende perfetti per l’uso quotidiano in città, ma non se desideri perdere il contato con la realtà quando ascolti musica. Inoltre, se lo desideri puoi scaricare l’app e gestire il profilo audio delle tue cuffie direttamente da lì.

Infine, c’è il discorso autonomia energetica. Non hanno un case di ricarica che li sostenga, quindi è un punto critico. Beh, un vantaggio ce l’hanno: quando non li usi, puoi chiuderli e si spegneranno in automatico. Con questa accortezza, durano un sacco: con un uso medio, prettamente per telefonate, li ho messi in carica ogni tre o quattro giorni. In tutto, con una media di due ore al giorno, credo che l’utilizzo si assesti sui 10 ore in media.

Tirando le somme, c’è da considerare il prezzo: quanto costano? Circa 99€ sul sito ufficiale bastano per portare a casa i Teufel Supreme In. Una cifra più che abbordabile, per un prodotto la cui qualità è eccezionale e si apprezza fin dal design.

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