Fino a qualche tempo fa era impensabile poter usare lo smartphone per fare una foto abbastanza nitida a un’immensa Luna piena. Tuttavia, grazie all’implementazione di sensori fotografici avanzati e all’utilizzo di software sempre più intelligenti, attualmente è possibile raggiungere risultati esaltanti con un semplice punta e scatta. Ieri sera, 7 aprile 2020, il cielo d’Italia è stato dominato da una Luna eccezionale, che abbiamo provato a catturare con un Huawei P40 Pro, con un OPPO Find X2 Pro e anche con un glorioso Samsung Galaxy Note 8. Ecco i risultati.
OPPO Find X2 Pro e la Luna piena
Con OPPO Find X2 Pro, e il suo zoom digitale 60X, siamo riusciti a catturare una super Luna molto interessante, dai colori non troppo accesi. Abbiamo zoomato al massimo verso l’oggetto di interesse, messo a fuoco e ridotto al minimo la luminosità. Il risultato è quello che si può vedere in basso. I contorni non sono nitidi, ma si nota solo ingrandendo la foto. Per il resto, lo scatto è più che soddisfacente.
Huawei P40 Pro: la Luna è più vicina che mai
Ottimi i risultati raggiunti anche con Huawei P40 Pro, che è stato in grado di riconoscere quasi immediatamente cosa fosse quella palla super luminosa, mostrando subito una Luna definita in ogni dettaglio. In questo caso, non siamo nemmeno dovuti intervenire regolando la luminosità, il terminale ha fatto tutto da solo. Gli scatti realizzati con Huawei P40 Pro non sembrano mostrare nemmeno sbavature sui contorni.
La Super Luna e l’Intelligenza Artificiale
Guardando queste foto è difficile non pensare che, in fase di scatto, ci sia un importante intervento dell’intelligenza artificiale al momento dello scatto. In particolare, durante l’utilizzo dello smartphone di Huawei, abbiamo notato proprio uno “salto di schermata” nel momento in cui il software ha riconosciuto l’oggetto inquadrato come la Luna.
So the Huawei P30 Pro apparently fakes the moon shots that we have all (including me) have been lauding
I'll reserve my comments on that till we get more information, but heck, that's the smartest AI cheat I've heard of and is the coolest marketing trick
— Aakash Jhaveri🧑🏻💻ΛJ (@jhaverinator) April 24, 2019
Tuttavia, non ci sentiamo di pensare che ci siano sostituzioni di oggetti, che portano l’utente a ottenere delle fotografie non corrispondenti alla realtà. Sebbene sull’argomento ci sia stato un mezzo scandalo ai tempi degli scatti della Luna eseguiti con Huawei P30 Pro.
Certamente, l’intervento del software è pesante, come comunque lo è anche al momento di fare una foto con bokeh oppure in modalità notturna. Il soggetto inquadrato però rimane quello, a nostro avviso. A riprova, c’è una timida fotografia ottenuta con la modalità manuale di Samsung Galaxy Note 8, che non ha a bordo un’IA avanzata come quella dei terminali più recenti.
Com’è possibile notare, zoom molto più ridotto, ma scatto comunque abbastanza nitido. Vale la pena sottolineare però che questa foto è stata ottenuta intervenendo in manuale, impostando la messa a fuoco e gli ISO. Insomma, lo scatto dimostra che le foto alla Luna si potevano fare già con modelli di smartphone più “vecchi”, solo che adesso è tutto molto più semplice.
L’intervento software? C’è ed è pesante, ma si tratta di una componente costante della fotografia da smartphone.