La coreana Samsung, secondo quando dichiarato ieri da Greenpeace, è fra le prime aziende del settore del’elettronica di consumo ad aver deciso di eliminare dai propri prodotti molti dei composti tossici che non si degradano facilmente. Recentemente l’associazione ambientalista aveva testato un cellulare, una TV e diversi altri prodotti di Samsung, rilevando nella maggior parte dei casi ftalati, ritardanti di fiamma bromurati, muschio sintetico, alchilfenoli o organostannici, tutti composti pericolosi per la salute umana.
Dopo diversi colloqui con Greenpeace, Samsung ha deciso l’eliminazione delle sostanze incriminate dai propri prodotti ed il passaggio ad alternative più pulite, pertanto la valutazione data dall’associazione ambientalista all’azienda coreana è passato dal ‘rosso’ (non ha risposto, non si impegna) a ‘giallo’ (ha avviato una politica di eliminazione dei composti pericolosi, indicando delle scadenze precise).
‘Samsung ha sempre preso in seria considerazione la questione ambientale: la critica di Greenpeace ci ha spinto a rivalutare in nostri obiettivi ed esaminare cosa fosse realmente possibile. Abbiamo fatto una scelta ambiziosa perché vogliamo diventare un’azienda più sostenibile e questo ha un prezzo’, ha dichiarato Regor Margetson, responsabile politiche ambientali di Samsung Electronics Europe.