Dal Tar dell’Abruzzo arriva uno stop ad «antenna selvaggia»: i giudici amministrativi hanno respinto con ordinanza un ricorso di Telecom Italia contro un provvedimento del Comune di Orsogna (Chieti), che aveva negato l'autorizzazione a installare un'antenna di telefonia mobile nel centro storico, non distante da una scuola elementare.
Il Comune ha eccepito la violazione del Piano regolatore generale, che prevede siti alternativi per tali impianti.
"E' un precedente – afferma l'avvocato Tenaglia – che vira rispetto a un indirizzo giurisprudenziale diverso in favore delle compagnie telefoniche. C'è una questione interpretativa aperta che riguarda le competenze dei Comuni. Secondo le compagnie telefoniche gli enti locali possono fare ben poco. In questo caso il Comune ha sostenuto di avere operato per consentire un corretto insediamento urbanistico e per minimizzare l'esposizione dei cittadini ai campi elettromagnetici".
Nel 2003 il Consiglio di Stato aveva dato ragione al Comune di Orsogna in un'analoga controversia con la società Ericsson Telecomunicazioni, affermando che spetta ai Comuni individuare, nell'esercizio delle competenze urbanistiche, «la zona dove installare impianti di telefonia cellulare».
Il vice sindaco Fabrizio Montepara ha commentato ''Queste grandi società non possono venire a casa nostra a farla da padroni. Devono sedersi a un tavolo per discutere con i rappresentanti dei cittadini''.
Il Comune di Orsogna ha, infatti, affidato a una società di studi ambientali un rilievo puntuale dei valori elettromagnetici sul territorio, che sarà la base per definire il regolamento per la telefonia.