Il governo cinese ha intimato bruscamente
alla compagnia nipponica Matsushita di bloccare le vendite dei propri cellulari
in Cina per un anno. La richiesta, ma sarebbe più corretto dire l’imposizione,
è stata fatta a causa dei noti problemi che avevano avuto alcuni terminali Panasonic,
marchio di Matsushita, con la denominazione, nei propri menu, dell’isola di
Taiwan. Infatti, se si provava a chiamare un numero dell’isola, che ricordiamo
è considerata da Pechino una provincia cinese, sul display appariva la scritta
‘ROC’, ovvero Republic of China.
La cosa ha dato particolarmente fastidio
alla nomenklatura comunista cinese. Ad agosto, Matsushita aveva deciso di ritirare
dal mercato i cellulari incriminati, ovvero i Panasonic GD50,
GD90,
GD92
e GD93,
per aggiornarne il software. Matsushita si era pubblicamente scusata della svista,
imputando il tutto ad un errore di scrittura. Adesso il futuro dell’azienda
in Cina è in forte dubbio. La compagnia nipponica stava investendo grossi cifre
nella Repubblica Popolare Cinese ed aveva venduto oltre un milione di nuovi
cellulari nell’ultimo anno, detenendo il 3.9% del mercato.