Cosa sappiamo sugli sterilizzatori a raggi ultravioletti? Sappiamo che funzionano. A distanza di mesi dal lockdown, ma sempre sotto la spada di Damocle di numeri in risalita, arriveremo al prossimo autunno sapendo che quegli sterilizzatori acquistati in fase di emergenza sono stati un buon investimento. Le ricerche hanno infatti confermato come fossero strumenti effettivamente efficaci, in grado di abbattere germi e virus presenti su smartphone, piccoli oggetti o mascherine.
Sterilizzatori UVC: disponibili e costano meno
Come segnalato allora nella nostra guida agli sterilizzatori, però, occorre prestare alcune importanti precauzioni. Ad esempio va verificato che i raggi utilizzati siano di tipo UVC, perché soltanto questa caratteristica è in grado di garantire la piena sanificazione. Inoltre va verificato che lo strumento operi al chiuso, quindi senza esporre i raggi verso il corpo umano, poiché sarebbe cosa deleteria.
Quando scoppio l’emergenza coronavirus, gli sterilizzatori erano diventati introvabili. Oggi la mente è altrove e questi strumenti sono di nuovo pienamente disponibili. Un valido sterilizzatore può essere trovato oggi al prezzo di 79,99 euro, dotato di tutto quel che serve per depositarvi oggetti di lavoro (per parrucchieri, estetiste, eccetera), per consentire al cliente di sanificare il proprio smartphone, per sanificare le mascherine a casa propria, per depositarvi occhiali o auricolari, eccetera. A prezzi minori si trovano strumenti di minor capienza, per oggetti più piccoli.
Un rapido confronto tra i prezzi consente di concludere altresì che, in assenza di emergenza e di forte domanda, anche il prezzo medio è sceso: chiunque lo abbia considerato uno strumento utile, insomma, può accedervi ora a prezzo calmierato e sapendo di riceverlo ormai nel giro di pochi giorni (nel mese di aprile, invece, l’attesa era andata oltre i 30 giorni).
