Quanti dispositivi metti in carica prima di andare a letto la sera? Lo smartphone, l’altro smartphone, il tablet, il tablet dei bambini e via discorrendo, perché in ogni famiglia i dispositivi elettronici vanno ormai moltiplicandosi. Il problema è che, senza una adeguata organizzazione, ci si trova a dover fare i conti con innumerevoli cavi sparsi per la casa, occupando le varie prese disponibili e senza la possibilità di gestire centralmente tutta l’operazione. Ma c’è una soluzione
Stazione di ricarica USB
Grazie ad una stazione di ricarica espressamente studiata, è possibile mettere in carica tutti i dispositivi in un posto solo, attaccati ad una sola presa di corrente, in modo ordinato e senza la necessità di fare il giro delle stanze per recuperare tutti i dispositivi. Su Amazon è ad esempio disponibile una soluzione Pritek (26,34 euro grazie ad uno sconto del 18%) che consente di ottenere una configurazione fino a sei differenti dispositivi, così come dall’immagine seguente:
La stazione di ricarica offre vantaggi specifici e tutti da tenere in stretta considerazione, poiché a conti fatti la spesa di acquisto potrebbe rappresentare un investimento. Alcuni spunti:
- concentrare la ricarica in un punto solo consente di evitare molti cavi attaccati alle prese in giro per la casa, con device che poi in molti casi rimangono in carica per molte più ore di quanto necessario con relativi consumi;
- una stazione di ricarica concentra tutti i device in una sola presa, gestibile tramite modalità smart per poter essere accesa o spenta all’occorrenza. Ciò significa poter quindi gestire la ricarica secondo gli orari di maggior convenienza in base ai propri profili tariffari, controllando magari il tutto da remoto attraverso Alexa con un semplice dispositivo come questa Bakibo da 16,99 euro: con semplici accorgimenti tutto ciò consente risparmi di lungo periodo che più che compensano la spesa effettuata;
- mettere in ricarica i telefoni in una postazione centrale è una buona abitudine per allontanare lo smartphone dal corpo in orario notturno, quando troppo spesso lo si tiene a breve distanza durante la ricarica: sebbene non siano scientificamente dimostrati eventuali danni, è altresì vero che l’OMS ha garantito principi di precauzione in tal senso e per un riposo migliore è consigliabile in ogni caso una distanza di sicurezza dai device elettronici. Un Echo Dot in camera da letto (69,99 euro), da spegnere a distanza con il solo uso della voce, è sufficiente per avere una sveglia sostitutiva allo smartphone.
Una stazione centralizzata rimuove i cavi dall’ambiente domestico, aiuta a tenere in ordine, rende più efficienti le operazioni di ricarica e comporta anche abitudini di consumo migliori: una buona idea, a basso costo.