Spotify: il numero degli abbonati è da RECORD

Nell'industria musicale, Spotify regna ancora sovrano: il servizio ha annunciato una crescita del 20% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.
Spotify: il numero degli abbonati è da RECORD

Spotify ha appena rivelato cifre impressionanti per il suo rapporto trimestrale: la piattaforma musicale sostiene di contare più di 167 milioni di abbonati in tutto il mondo.

167 milioni di abbonati su Spotify

Il servizio svedese ha annunciato una crescita del 20% rispetto al secondo trimestre dell’anno scorso: stando particolare, Spotify conta ben 167 milioni di abbonati paganti contro i 158 di luglio 2020. Ottimi numeri anche per gli utenti non paganti, visto che la piattaforma sta crescendo del 22%: in buona sostanza, la piattaforma ha raggiunto i 365 milioni di utenti mensili (abbonati e non), nel 2020 erano 356 milioni.

I concorrenti Apple Music e Amazon sono più discreti in termini di numeri e, secondo gli ultimi dati condivisi da Music Ally, avevano rispettivamente 60 e 55 milioni di abbonati paganti. D’altra parte, il servizio Made in France Deezer ha annunciato di aver raggiunto 14 milioni di utenti in tutto il mondo nell’agosto 2020.

Per quanto riguarda l’universo dei podcast, nonostante tutti gli sforzi della piattaforma e le numerose acquisizioni, la crescita è molto più lenta del previsto: per il secondo trimestre del 2021, l’azienda ha ammesso che il coinvolgimento degli utenti “è leggermente migliorato”. Tuttavia, Spotify sta continuando ad investire e, stando a quanto riportato dal Wallstreet Journal, il suo catalogo offre quasi 2,9 milioni di podcast contro i 2,6 milioni del Q1 2021.

Riguardo la nuova offerta Spotify HiFi non vi sono ulteriori informazioni; tuttavia, come per Apple o Amazon Music, pare che il servizio offrirà agli utenti una qualità audio di gran lunga superiore rispetto a quella attuale. Si vocifera che questa formula verrà proposta ad un prezzo un po’ più alto rispetto all’abbonamento base, ma per il momento nulla è stato confermato. Ovviamente, se il colosso della musica in streaming vorrà restare competitivo, dovrà indubbiamente allinearsi ai suoi concorrenti che la offrono senza costi aggiuntivi.

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