Ren Zhengfei, fondatore e CEO di Huawei Technologies Co. Ltd, ha rilasciato a Reuters un’intervista in cui viene fatto il punto sulla imbarazzante attività di spionaggio che la US National Security Agency (NSA) avrebbe effettuato nei confronti dell’azienda cinese.
Lo scandalo è nato quando Edward Snowden ammise nel mese di marzo che la NSA era riuscita ad ottenere informazioni e dati sensibili di Huawei accedendo direttamente ai server aziendali delle sedi di Shenzhen.
Secondo Zhengfei le informazioni pubblicate sui report poi diffusi dai media non hanno intaccato in alcun modo la solidità dell’azienda: “Il business che stiamo portando avanti con i nostri clienti è basato su una conoscenza reciproca costruita nel corso degli ultimi due o tre decenni. Per questo motivo tali questioni non hanno comportato nessun impatto sulla nostra attività”, ha affermato a Reuters il CEO.
I rapporti tra USA e Huawei restano comunque piuttosto distaccati, e potrebbero essere correlati al fatto che il governo americano intenderebbe ostruire l’ingresso sul mercato locale dell'azienda cinese facilitando in questo modo il business di aziende concorrenti del settore, tra cui Ericsson, Alcatel-Lucent e Nokia-Siemens-Networks.
Il CEO di Huawei ha più volte ribadito che il mercato chiave ad oggi non è rappresentato dagli Stati Uniti, ma dall’Europa, continente in cui l’azienda cinese è stata accolta con interesse ed in cui sta raccogliendo successi al di sopra delle aspettative.
Huawei è ad oggi la seconda realtà mondiale nel mercato delle telecomunicazioni ed il terzo produttore di smartphone.
Ren Zhengfei, CEO di Huawei