Molte delle recenti stime di mercato
avrebbero sopravvalutato il valore dell’indotto generato dagli MMS nei prossimi
anni. Uno studio del World
Wireless Forum ha confermato, infatti, che le previsioni delle industrie
interessate, che vedevano un giro di affari di quasi 50 miliardi di Euro annui,
sono poco veritiere e rischiano solamente di danneggiare il futuro degli MMS.
Una stima più realistica vedrebbe un indotto di quasi 6 miliardi di Euro annui
nei 16 mercati principali, con una diminuzione di circa il 20% rispetto alla
precedenti previsioni più basse.
Gli MMS spediti mensilmente nel
2006 in questi 16 paesi non supereranno i 750 milioni. In particolare negli
USA si spediranno quasi 730 milioni di MMS mensili, seguiti da Germania, con
325 milioni e Regno Unito con quasi 260 milioni. La scarsa diffusione di telefoni
compatibili, in particolar modo tra gli utenti prepagati, quelli più interessati
agli MMS per servizi di intrattenimento, terrà il giro di affari basso per i
prossimi 3-4 anni. I primi utenti ad utilizzare gli MMS saranno quelli della
fascia di età tra i 20 ed i 34 anni, ma il grosso del mercato sarà rappresentato
nel 2006 dagli adolescenti, che ad esempio nel Regno Unito manderanno oltre
il 70% degli MMS totali.
Nonostante la grande attesa, quindi,
gli MMS tarderanno ad affermarsi sul mercato, sentendo la mancanza attualmente
di vere strategie di marketing dietro la loro diffusione. Prezzo, segmentazione,
cooperazione, interoperabilità, utilizzabilità e partnership con fornitori di
contenuto sono tutti elementi che dovranno essere presi in debita considerazione
dagli operatori.