A sole sei settimane dal suo lancio è stato
sospeso ieri in Inghilterra il tanto pubblicizzato servizio per l’accesso gratuito
ad Internet promosso da AltaVista. Nel comunicato diffuso dall’azienda, il motivo
della sospensione deve essere ricercato nella politica commerciale di British
Telecom, il gestore che avrebbe dovuto occuparsi delle connessioni telefoniche.
‘Facevamo affidamento sulla fornitura da parte
di British Telecom di connessioni verso gli utenti finali che ci consentissero
di offrire un servizio di qualità, che fosse sostenibile anche a livello
economico. Fino a questo momento British Telecom ha impedito che tutto questo
fosse possibile e i continui ritardi rendono difficile trovare una soluzione’,
dichiara Andy Mitchell, managing director della filiale inglese di AltaVista.
Secondo il parere di Sarah Skinner, analista presso
la società londinese Durlacher Research, ‘è scorretto addossare
a British Telecom tutte le responsabilità, AltaVista sapeva che avrebbe
dovuto pagare per l’accesso quando ha lanciato il servizio’. Da considerare
inoltre che di solito i servizi di accesso ad Internet sono forniti gratuitamente
insieme ad altri servizi a pagamento, oppure si chiede un canone mensile che
varia a seconda della qualità del servizio offerto.
Per la Skinner, AltaVista con il lancio di questo
servizio puntava soprattutto a rafforzare la propria presenza sul mercato inglese
ed in un secondo momento in tutta Europa. Dopo aver capito quanto fosse costoso
fornire gratuitamente l’accesso ad Internet ha modificato la propria strategia,
presentando ‘Net on Demand’ e ‘Freetime 20’, due formule ad accesso limitato.