Sony Ericsson si è unita ad aziende come Acer, Dell, Hewlett-Packard e ad organizzazioni di interesse pubblico come ChemSec, Clean Production Action e l’European Environmental Bureau, per chiedere un rafforzamento delle restrizioni EU sulla normativa RoHS sulle sostanze pericolose, e vietare l’uso di queste sostanze nei prodotti elettronici di consumo a partire dal 2015.
Attualmente la normativa RoHS limita alcuni metalli pesanti e due tipi di BFR. Sony Ericsson insieme agli altri membri dell'alleanza chiede che vengano banditi tutti i ritardanti di fiamma bromurati (BFR) e i PVC. Quando questi materiali vengono inceneriti in condizioni di riciclaggio al di sotto delle norme, formano diossine alogenate che sono potenti sostanze chimiche tossiche. Sony Ericsson ritiene che BFR e PVC debbano essere eliminati dai prodotti elettrici ed elettronici nel più breve tempo possibile. Nel corso degli ultimi 18 mesi Sony Ericsson ha sviluppato prodotti privi di queste sostanze pericolose e ritiene che esistano materiali sostitutivi, che potrebbero essere implementati dall’intera industria senza interrompere la produzione.
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