È arrivato il giorno più odiato dai fotografi “old style” di tutto il mondo: Sony ha ucciso silenziosamente la sua linea DSLR, spostando la produzione esclusivamente sulle mirrorless.
Sony: una scelta equa, una scelta giusta
Senza alcuna fanfara o discussione, il colosso nipponico sembra aver detto “addio” alla sua divisione DSLR: non ci saranno più fotocamere reflex con attacco Sony A-mount. Le fotocamere in questione (a99 II, a77 II e a68) non sono più elencate sul sito web della società.
Anche i rivenditori di terze parti elencano le fotocamere come “non più disponibili“. Il cambiamento è stato notato per la prima volta da Sony Alpha Rumors, anche se Sony deve ancora rilasciare una dichiarazione in merito e confermarlo. Non si sa bene da quando sia avvenuta la rivoluzione; sappiamo solo che Sony ha apparentemente preso questa decisione e che ora le camere non sono più disponibili.
Dato il recente spostamento dell’attenzione di Sony verso il mondo delle reflex digitali (Sony usa il termine DSLT, in realtà, per specchi traslucidi fissi) alle fotocamere mirrorless, il cambiamento ha perfettamente senso. In effetti, l’ultima nuova DSLR presentata da Sony è stata la A99 II, annunciata nel lontano 2016, anche se nel settembre dello scorso anno la società ha rilasciato un adattatore che consente di utilizzare le ottiche per mirrorless sulla suddetta camera.
La Sony a77 II ha debuttato nel 2014; era una macchina con ben 79 punti di messa a fuoco automatica (inclusi 15 di tipo incrociato). L’a68 di Sony è stata rilasciata nel 2015 e aveva il focus 4D. Infine, la a99 II è arrivata nel 2016 con un glorioso sensore CMOS Exmor R full frame retroilluminato da 42,4 MP e un design “gapless on chip“.
Non c’è che dire: noi non possiamo che essere contenti di ciò. Oramai il mondo è “mirrorless oriented” e le fotocamere senza specchio hanno superato di gran lunga – in ogni ambito – le vecchie glorie.