Sono solo illazioni tutte le notizie date dalla stampa e dagli addetti ai lavori in queste ultime settimane sul futuro di Wind. Esercizi di consulenti di banche di affari li chiama Tommaso Pompei, Amministratore Delegato di Wind. ‘Non ci sono trattative. Non ci sono discussioni in atto nè novità – ha affermato Pompei – l’obiettivo è finalizzare l’uscita di France Telecom e raggiungere l’autonomia finanziaria. Stiamo facendo ciò che serve per essere appetibili. Nei nostri cromosomi c’è il mercato e quindi la Borsa – ha continuato Pompei – Certo, nelle attuali condizioni è impossibile pensare alla quotazione, anche se abbiamo i numeri per dare un segnale forte al mercato. Abbiamo il primo portale Internet italiano oltre 7 milioni di clienti nella telefonia fissa e oltre 8 nel mobile. Nel bilancio 2002 il margine operativo è significativamente positivo e i ricavi sono saliti del 13% tre volte più del mercato’.
Pompei ha anche dichiarato che per l’UMTS ci vorrà più del previsto a causa dei ritardi generali: ‘Prima della metà del 2004 non sarà una realtà solida – ha detto – Ed i ritorni non si avranno prima della fine del decennio’. Ottimismo, invece, sulla banda larga da rete fissa: ‘È più importante dell’UMTS perchè i servizi partiranno prima sul fisso che sul mobile. La scommessa sarà allora quella di far dialogare tra loro le varie tecnologie e reti’.