Il dubbio era venuto a molti possessori
di palmari ed agli esperti utilizzatori dei precedenti PDA di Palm. Il nuovo
m130,
che la casa di Santa Clara pubblicizzava come dotato di display 16 bit da 65
mila colori, non sembrava affatto supportato da simili caratteristiche tecniche.
La notizia ha iniziato a fare il giro della Rete, finché alcuni possessori del
palmare non hanno mostrato delle foto del display dell’m130 paragonato a quello
di altri palmari effettivamente dotati di schermo a 65 mila colori. Le differenze
parevano notevoli.
La notizia ha scosso Palm, che
dopo un silenzio di alcuni giorni, ha dolorosamente ammesso che la realtà vedeva
l’m130 dotato di un display da soli 12 bit, capace di visualizzare 58 mila combinazioni
di colori, circa l’11% in meno del previsto, in pratica non oltre 4.096 colori
contemporaneamente. L’ammissione di colpa è stata effettuata da un portavoce
dell’azienda americana, che si è scusato con tutti i possessori di Palm m130
ed ha assicurato che la ditta saprà porre rimedio al disservizio, anche se non
ha specificato quando ed in che modo un eventuale risarcimento debba essere
effettuato.
La differenza di prezzo tra un
prodotto dotato di display a 12 bit ed uno dotato di display a 16 bit può arrivare
fino a 20-30 Euro. Il danno per Palm potrebbe essere enorme, non solo in immagine.
L’errore onesto, come lo ha de
