Google non si è (ancora) dimenticato di Snapseed. A distanza di otto mesi, la popolare applicazione di fotoritocco ha ricevuto un nuovo update: aggiornando l’app non si nota nessun cambiamento tangibile, ma – perlomeno – è un reminder a tutti gli utenti che l’app non è definitivamente defunta, come in molti invece credevano.
Nonostante ciò, il futuro non appare roseo per Snapseed, che ad oggi conta oltre 100 milioni di download: l’avvento delle tecnologie con Intelligenza Artificiale, in particolare il recente AI Magic Editor di Google in arrivo anche sugli smartphone Pixel meno recenti e le nuove funzionalità di Google Foto, rischia di mettere Snapseed in ombra.
Nel 2017 il restyling. Intanto ancora aspetta l’IA…
L’ultimo, importante, aggiornamento risale al 2017 con un restyling completo dell’intera applicazione, a cui Google ha integrato – l’anno successivo – anche il tema scuro. Gli update successivi sono datati 2020 e poi si salta al 2023, ultimo aggiornamento prima del più recente, la cui distribuzione è iniziata nelle scorse settimane e ora risulta disponibile a livello globale tramite Play Store.
Acquisita da Google nel 2012, Snapseed è una tra le più popolari applicazioni di fotoritocco offline per smartphone. Un aspetto vincente è sicuramente la sua semplicità d’utilizzo, unita a un’interfaccia intuitiva e immediata. Ma ha un difetto, non trascurabile: l’assenza di Intelligenza Artificiale.
Non è escluso che una mancanza di questo genere possa portare, in futuro, anche all’eliminazione definitiva di Snapseed, specialmente alla luce delle ultime mosse di Google: non soltanto le funzionalità premium di Google Foto che sono state rese disponibili gratuitamente, ma anche una funzione tutta dedicata ai momenti cinematografici per video che – pare – sia in sviluppo proprio per quest’ultima.
Quel che è certo è che quest’ultimo aggiornamento di Snapseed – che ha raggiunto la versione 2.22, disponibile al download tramite Play Store – fa comunque ben sperare: l’applicazione è ancora viva, ancora molto apprezzata e Google potrebbe continuare a mantenerne l’attività, al netto delle nuove tecnologie.