Gli azionisti di Blu hanno smenitito di essere
intezionati a vendere le proprie quote del gestore, che con il ritiro dalla
gara UMTS si è precluso la possibilità di entrare nel business
della telefonia mobile della terza generazione.
‘Non è stato affidato alcun mandato per
vendere Blu e su questo tema non si è svolto nessun incontro nei giorni
scorsi’, ha precisato un portavoce della società Autostrade, uno degli
azionisti di Blu, alla notizia che il settimanale ‘L’Espresso’ oggi in edicola
pubblicherà un articolo sulla possibile vendita del quarto gestore GSM
italiano.
Secondo il settimanale, i due neo gestori Ipse
e Andala, ‘avrebbero tutto l’interesse a entrare subito nel mercato dei telefonini’,
da non escludere comunque un possibile interessamento diretto di Telefonica
oppure l’arrivo in Italia del gestore tedesco Deutsche Telekom.
Resta il fatto che Autostrade e British Telecom
avrebbero già affidato ad alcune importanti banche di affari il mandato
per la vendita di Blu, che potrebbe avvenire dopo che il Tar si sarà
pronunciato sul blocco dei 4.000 miliardi di fidejussione versati da Blu alla
vigilia della gara per le licenze UMTS.