Una disputa sui brevetti con la major finlandese Nokia ha portato al divieto della vendita degli smartphone OPPO e OnePlus in Germania. Adesso altri paesi dell’Unione Europea potrebbero seguire l’esempio.
La questione risale all’inizio di luglio, quando il tribunale distrettuale del Mannheim, in Germania, si è pronunciato in favore di Nokia che accusava OPPO e OnePlus di non disporre delle licenze valide per la tecnologia 5G utilizzata nei loro smartphone. Il tribunale ha ordinato ad entrambe le parti di giungere a un accordo: in caso contrario, sarebbe stato costretto a vietare la vendita dei dispositivi OPPO.
Stop agli smartphone OPPO e OnePlus in Germania: gli effetti globali
Un’eventualità quest’ultima che evidentemente non si è verificata e che ha portato alla sentenza di un divieto di vendita degli smartphone OPPO e OnePlus dal 5 agosto. La sezione tedesca del sito ufficiale OPPO non elenca più alcun prodotto, sostituito da un messaggio che recita come segue:
“Le informazioni sui prodotti non sono attualmente disponibili sul nostro sito web. Puoi continuare a utilizzare i tuoi prodotti OPPO senza restrizioni, accedere al supporto e, naturalmente, riceverai anche tutti gli aggiornamenti futuri“.
Messaggio dal tenore simile si trova anche sul sito ufficiale in tedesco di OnePlus.
A quanto pare la questione non è di facile risoluzione: OPPO e OnePlus potrebbero pagare semplicemente la licenza d’uso di queste tecnologie a favore di Nokia, ma secondo alcune stime si tratterebbe di un costo di circa 2,50 euro per smartphone venduto, che inciderebbe parecchio sui margini delle società.
Nonostante OPPO e OnePlus abbiano una fetta di mercato molto ridotta in Germania, questi costi di licenza influirebbero non poco nelle zone in cui invece gli smartphone low-cost di questi marchi sono molto forti, come India, Asia, Africa e Sud America.
Il pagamento delle licenze come richiesto oggi da Nokia costringerebbe le società ad alzare i prezzi, rischiando di compromettere la loro competitività sul mercato a basso costo. Una questione che sicuramente avrà ulteriori risvolti nei prossimi giorni.