Si prevede che il mercato degli smartphone subirà una flessione del -16,5% nel secondo trimestre (2Q 2020), stabilendo un record storico in declino su base annua. Almeno queste sono le ultime stime di TrendForce. Naturalmente ad incidere fortemente su questo trend, portando molti analisti a rivedere le stime che avevano fatta di inizio anno relativamente alle vendite di smartphone per il 2020, è la gravità e l’incertezza della situazione attuale, che ha generato come sappiamo ritardi nei lanci, in alcuni casi saltati del tutto, le difficoltà di produzione e di approvvigionamento, nonché un comprensibile calo della domanda.
Smartphone le stime 2020 riviste al ribasso
TrendForce ritiene che il primo trimestre del 2020 si sia chiuso con un calo del -10% nella produzione di smartphone e che questo andamento peggiorerà nel secondo trimestre dell’anno man mano che il peso dei periodi di chiusura forzata si faranno sentire in maniera più importante sulle aziende, come una sorta di effetto domino.
Nel frattempo, i dati di TrendForce segnalano che Apple si è classificata al terzo posto in termini di quota di mercato globale degli smartphone per il primo trimestre del 2020, alle spalle di Samsung e Huawei.
Prendendo in considerazione l’intero 2020, TrendForce stima un calo del -11,3% rispetto all’anno precedente, dimostrandosi quindi piuttosto fiducioso su un possibile recupero graduale nella seconda metà dell’anno.
Per capire meglio le motivazioni di queste stime al ribasso, basti pensare semplicemente all’annuncio che Apple aveva programmato per il suo nuovo melafonino low cost, l’iPhone SE 2020, pubblicizzato inizialmente per marzo, quando la casa di Cupertino avrebbe dovuto tenere un grandissimo evento lancio, e poi definitivamente arrivato con una presentazione solo online ad aprile. E come Apple tantissimi altri produttori si sono trovati nella stessa situazione.
Anche per i produttori che non hanno rallentato la produzione, almeno non troppo, o che l’hanno già ripresa, il problema più grande ora è dato dalla minore domanda da parte dei consumatori molti dei quali si trovano ora in difficoltà economica causata dallo stop forzato all’attività lavorativa e imprenditoriale, senza contare che molti negozi e grandi store di elettronica nei quali gli utenti erano soliti acquistare ora sono chiusi, costringendo gli utenti a rivolgersi solo al mondo dell’e-commerce e a confrontarsi spesso con i lunghi tempi di attesa per le spedizioni.
Tornando all’esempio dell’iPhone, ad inizio anno TrendForce si aspettava che Apple raggiungesse i 200 milioni di iPhone prodotti nel 2020, dopo un paio d’anni di graduali flessioni. Ora invece sembra che Apple abbia visto la produzione di iPhone scendere del -9% circa nel primo trimestre, pari a circa 37,9 milioni di unità iPhone. Apple stessa ha recentemente rivisto le proprie previsioni e i propri obiettivi per il 2020, al ribasso ovviamente.
E con la probabile recessione economica dei prossimi mesi, le aspettative di vendita dei melafonini di fascia alta, gli iPhone 12 che dovrebbero essere presentati entro fine anno, non sono affatto rosee. Secondo il Wall Street Journal il lancio degli iPhone 12 verrà ritardato da Apple di circa un mese, facendo partire le più spedizioni nel 2021.