Quando verrà lanciato il primo smart ring di Apple? Una domanda che comincia a circolare sempre più insistentemente, trattandosi di un dispositivo indossabile che per molti potrebbe rappresentare una più comoda alternativa a smartwatch e smartband per il monitoraggio del fitness e della salute.
Samsung ha già lanciato il suo primo anello smart, suscitando l’interesse di tutti gli appassionati di tecnologia. Pertanto, la contromossa di Apple potrebbe smuovere sensibilmente le dinamiche di mercato.
Anello smart Apple: per adesso non se ne parla
Purtroppo, nonostante le speranze di molti, sembra che Apple abbia momentaneamente deciso di accantonare lo sviluppo di un suo anello smart. Secondo Mark Gurman di Bloomberg, i motivi alla base di questa temporanea rinuncia sarebbero da ricercare in una possibile “competizione interna” che l’anello smart rischierebbe di scaturire con alcune funzionalità proprie degli Apple Watch.
Dato il successo ed il prezzo più alto, la società avrebbe così preferito concentrarsi sullo sviluppo degli smartwatch, ritenendo che un anello smart non potrebbe ad ora generare lo stesso profitto. Inoltre, il mercato degli anelli smart è a detta di molti ancora “di nicchia”: la stessa Apple non ritiene il livello della domanda sufficiente per giustificare l’investimento.
Le voci su un possibile anello smart di Apple erano emerse all’inizio di quest’anno, poco dopo l’annuncio da parte di Samsung circa lo sviluppo in corso del suo Galaxy Ring. Si era ipotizzato che il dispositivo della multinazionale statunitense potesse consentire agli utenti di controllare altri prodotti, sempre a marchio Apple, rendendo l’intero ecosistema ancora più versatile e completo. Ma, almeno per adesso, nulla verrà proposto ai consumatori.
Il segmento degli smart ring potrebbe crescere in futuro: le vendite incoraggianti del Samsung Galaxy Ring e l’arrivo di proposte alternative, come l’Oura Ring 4, suggeriscono come l’interesse per questa categoria di wearable stia man mano aumentando. Sicuramente, Apple ne terrà conto ma il rischio che si ripresentino le medesime e lunghe tempistiche che già affliggono l’iPhone pieghevole è più concreto che mai.